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Charlie Lee Accusa EOS: ‘Pochi 10K USD per Bounty Bug Campaign’

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: May 30, 2018, 13:29 UTC

Charlie Lee ha risposto con un tweet molto polemico all'offerta avanzata da Daniel Larimer di EOS, per la bounty bug campaign postata il 28 maggio scorso sempre su Twitter.

EOS

Lee, il fondatore di Litecoin, ha affermato:

Raccoglie 4 miliardi di USD, offre solo 10 mila USD per bugs catastrofici 2 giorni prima del lancio. Strano.

Nello stesso tweet Lee fa capire che ci sono anche altre cose che non vanno e cita il tweet di un certo Panek, secondo il quale EOS presenta dei problemi sulla validazione delle trasazioni.

Quindi, Lee, ironicamente conclude il tweet così:

Questo sarà anche uno dei più grandi lanci di token ERC20. Dovrebbe essere una giornata eccitante!’

Here is the most recent draft: https://t.co/O46lCbAHbW$BTC $ETH

— panek (@panekkkk) May 30, 2018

This will also be one of the biggest ERC20 token to blockchain launch. Should be an exciting day!

— Charlie Lee [LTC⚡] (@SatoshiLite)

Cosa Ha Scritto Daniel Larimer di EOS nel Suo Tweet

Daniel Larimer, Chief Technical Officer di EOS e creatore di BitShares, nel suo tweet ha scritto:

Aiutaci a trovare bugs critici in EOSIO prima del rilascio di EOSIO 1.0. 10 mila dollari per ogni bug trovato che può causare un crash, privilege escalation, o non-deterministic behavior in uno smart contract. Offerta soggetta a cambiamenti, richiesta identificazione, la validità è decisa a sola discrezione di Block One.’

Un Intervento Tardivo?

Il tweet di Larimer suona come un intervento tardivo su qualcosa che non è stato fatto e che andava fatto prima.

Fa pensare che non ci siano stati dei buoni Audit prima di lanciare EOSIO 1.0. E quindi la bug bounty campaign suona come una pezza riparatoria.

Tutta questa polemica, nasce infatti dalle vulnerabilità riscontrate negli ultimi giorni dalla società cinese Qihoo 360. Le vulnerabilità riguardano proprio EOSIO 1.0, che come sappiamo è pronto al lancio ufficiale l’1 giugno.

EOS risponde alle accuse dei media sulle vulnerabilità

Questa situazione ha portato molti a credere che il lancio della piattaforma sarebbe stato posticipato  da Block one (società proprietaria di EOSIO) per risolvere le vulnerabilità.

Invece EOS, sempre usando Twitter, ha comunicato che non ci sarà alcun ritardo sul lancio di EOSIO 1.0.

Il nostro team — si legge nel tweet — ha già risolto molti dei bugs ed è al lavoro sull’ultimo rimasto.

Il tweet si conclude con un invito a restare sintonizzati sui canali ufficiali di EOSIO per avere informazioni. Come a dire che in giro ci sono false notizie.

 

Da parte loro, invece, si spera che non nascondano nulla sulla reale stabilità di un client che vale 4 miliardi di dollari messi dagli investitori.

Le Vulnerabilità |Riscontrate da Qihoo 360

Secondo Qihoo 360, le vulnerabilità riscontrate sarebbero state in grado di eseguire un attacco arbitrario al codice sui nodi di EOS.

Una condizione che richiedeva un immediato intervento prima del passaggio di EOS in MainNet, pena una escalation catastrofica che avrebbe potuto causare una perdita di dati e di privacy agli utenti possessori della altcoin.

L’effetto sarebbe stato ancora più catastrofico data la natura decentralizzata della rete. Quindi, attaccato un solo nodo, gli effetti si sarebbero potuti propagare in migliaia di nodi di EOSIO.


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Dove è stata Trovata la Vulnerabilità Maggiore

La maggiore vulnerabilità è stata riscontrata nel programma che gestisce gli smart contracts.

Sarebbe stato possibile pubblicare uno smart contract con codice maligno da eseguire sui supernode di EOS.

A questo punto l’attaccante avrebbe potuto usare un solo supernode per iniettare il codice maligno in un nuovo blocco, che in seguito sarebbe stato accettato da tutti i nodi della rete per propagazione.

Ciò avrebbe, in definitiva, causato il controllo da remoto di tutti i nodi.

Tutto ciò non avverrà, perché, come letto nel tweet inserito sopra, quasi tutte le vulnerabilità sono state riparate.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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