Con i mercati degli Stati Uniti chiusi per la festa del 4 luglio, il calendario di oggi non è particolarmente interessante. Al contrario, la seconda parte
Con i mercati degli Stati Uniti chiusi per la festa del 4 luglio, il calendario di oggi non è particolarmente interessante. Al contrario, la seconda parte della settimana sarà ricca di eventi e dati di assoluta importanza.
I dati sull’Eurozona diffusi nella mattinata di oggi si sono limitati a quelli sulla disoccupazione in Spagna, che continua a diminuire, seppure meno del previsto. Tale risultato ha spinto l’euro in lieve rialzo, mentre il dollaro continua ad apprezzarsi in attesa di una seconda parte della settimana ricca di dati ed eventi in grado di influenzare il suo andamento. Tra questi, vi sono i verbali del Fomc, l’indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi, le buste paga dei settori non agricoli e i dati sulla crescita dei salari.
Dopo il netto deprezzamento del dollaro della scorsa settimana, i mercati si sono tranquillizzati, anche grazie al minore volume della giornata di oggi. Si ritiene che la Fed abbia iniziato a discutere del proprio bilancio e della tempistica per la vendita degli asset. Nelle ultime settimane, la maggior parte dei membri del Fomc ha già reso note le proprie posizioni in più occasioni. Pertanto, l’attenzione si concentrerà più sulle statistiche e sulle previsioni sull’economia nel terzo trimestre.
Alla redazione di questo articolo,dopo avere recuperato dal minimo intragiornaliero di quota 96,045 toccato nella giornata di ieri, l’indice del dollaro spot guadagnava lo 0,07% per portarsi a quota 96,285. Tuttavia, il riazlo dovrebbe essere limitato, se si considerano gli eventi che avranno luogo nella seconda metà della settimana.
Mentre il dollaro riusciva a recuperare dal netto deprezzamento della scorsa settimana, la sterlina rimaneva stabile. Un deludente indice dei direttori degli acquisti del settore edilizio per il mese di giugno non ha influito in maniera particolarmente negativa sull’andamento della valuta britannica. I mercati attendono, infatti, il ben più importante indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi. I dati dovranno essere positivi affinché i mercati continuino a ritenere che la Banca d’Inghilterra stia per mutare la politica monetaria in senso restrittivo.
Le recenti dichiarazioni di Carney forniscono una prima indicazione della possibile svolta restrittiva. Tuttavia, l’esito della prossima riunione del Comitato per la Politica Economica dipenderà dai dati.
Per ora, tutto dipende dalle banche centrali. In Asia e in Europa, i mercati temono che, al recente miglioramento, possa seguire un netto declino, in particolare a causa dei dati che verranno diffusi nella seconda parte della settimana.
Nella giornata di giovedì, verranno pubblicati i verbali della riunione della Bce sulla politica monetaria. Se confrontati con quelli delle minute dello scorso mese, i toni del documento dovrebbero essere più da falco e allineati alla nuova posizione di Draghi. L’indice dei direttori degli acquisti del settore dei e i dati sulla produzione industriale della Germania, che verranno pubblicati rispettivamente nelle giornate di mercoledì e venerdì, paiono costituite gli unici fattori in grado di influire sull’andamento dell’euro.
Spinta dalle banche centrali, la volatilità sta aumentando e, durante l’estate, potrebbe salire ulteriormente. Sia i mercati sia le banche centrali stanno, infatti, cercando di capire se la recente ripresa della crescita possa continuare o se stia già esaurendosi.
Se le analisi delle banche centrali hanno un qualche valore, vi è del momentum che le autorità di politica economica potrebbero sfruttare prima di intervenire in caso di un suo esaurimento.
Alla redazione di questo articolo, l’euro perdeva lo 0,17% per toccare gli 1,1345$. La moneta unica dovrebbe rimanere sotto pressione in attesa dei dati che verranno pubblicati nella giornata di domani, insieme ai verbali della Bce.
Ciò considerato, si potrebbe dire: “Puntate sul dollaro a vostro rischio e pericolo…”
Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.