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In attesa del voto del Congresso sulla riforma del sistema sanitario, aumenta la propensione al rischio e il dollaro rimbalza

Da
Bob Mason
Aggiornato: May 4, 2017, 14:00 GMT+00:00

Mercoledì la Fed ha rilasciato dichiarazioni più aggressive di quanto ci si sarebbe aspettato e il momento non avrebbe potuto essere migliore, con la

In attesa del voto del Congresso sulla riforma del sistema sanitario, aumenta la propensione al rischio e il dollaro rimbalza

Mercoledì la Fed ha rilasciato dichiarazioni più aggressive di quanto ci si sarebbe aspettato e il momento non avrebbe potuto essere migliore, con la crescita del settore dei servizi negli Stati Uniti, mentre ci inoltriamo nel secondo trimestre; l’unica preoccupazione rispetto alla relazione riguarda la possibilità che la Fed riesca a spazzare via la debolezza che ha manifestato l’economia nel primo trimestre oppure se ci sarà un aumento dei timori per le previsioni relative ai prossimi trimestri.

Un rialzo del dollaro appare scontato, con la Fed che considera la debolezza dell’economia un fatto transitorio, tanto da determinare una propensione ad acquistare il dollaro e i beni più rischiosi, con la moneta statunitense in rialzo nella sessione europea in corso.

Secondo il calendario economico, la giornata appare movimentata, in previsione dei dati di aprile sul PMI del settore dei servizi, nell’eurozona e in Gran Bretagna, che verrà reso noto in giornata.

Il sentimento del mercato nei confronti dell’economia dell’eurozona ha certamente fornito un sostegno all’euro, tuttavia il recente rapporto del FOMC e la probabilità, che è salita al 90%, di un innalzamento dei tassi d’interesse a giugno, rende difficile competere con il dollaro.

Purtuttavia, le cose potrebbero non risultare così semplici per il biglietto verde, nel prosieguo della giornata, a causa di alcuni dati chiave previsti per oggi da parte degli Stati Uniti, inclusi il dato preliminare sulla produzione non agricola relativa al primo trimestre e il dato sul costo del lavoro individuale, oltre ai dati sul commercio di marzo e a quelli relativi agli ordinativi industriali; se i dati relativi al costo del lavoro dovessero mostrare un incremento, in linea con le previsioni, il dollaro resterà sul piede di guerra in attesa del voto sul piano sanitario statunitense, anch’esso previsto per oggi. Il punto di vista sull’economia, da parte della Fed, ha allentato le preoccupazioni per i dati deboli del primo trimestre.

Recentemente, l’amministrazione statunitense è stata valutata al microscopio e la direzione del dollaro è stata determinata dai fallimenti dell’amministrazione nel riuscire a far passare i provvedimenti alla Camera dei Rappresentanti. Al momento, l’opinione generale prevede che ci siano voti sufficienti per far passare l’abrogazione dell’Obamacare, che sarà considerata favorevolmente dai mercati, come un segnale che l’amministrazione sta riuscendo a trovare il passo, in attesa della riforma fiscale a seguire.

Con i mercati che puntano l’attenzione sui dati odierni, e se l’attività nel settore dei servizi mostrerà un incremento in aprile, la sterlina sarà oggetto di attenta valutazione, dato che i servizi sono il settore chiave che contribuisce a determinare l’andamento dell’economia britannica. I dati del PMI manifatturiero e delle costruzioni forniranno un sostegno nel caos determinato dalla Brexit; al momento, l’unica questione che resta da capire è se il settore dei servizi sia stato in grado di recuperare nel mese di aprile. Le previsioni sono per una lieve diminuzione, e nel caso di un dato a sorpresa, la sterlina potrebbe riceverne uno slancio, come abbiamo visto per i dati manifatturieri resi noti all’inizio della settimana.

Nel momento in cui scriviamo, la coppia EUR/USD si trova al livello degli 1,08941$, l’euro perde i guadagni conseguiti nella sessione asiatica, l’indice del dollaro a pronti è in rialzo dello 0,17% ai 99,381, mentre la sterlina scende appena dello 0,03% agli 1,28631$ in attesa di una direzione che sarà determinata dal dato del PMI per il settore dei servizi, previsto a momenti. L’euro riceverà qualche sostegno a seguito dei dati del PMI, con l’unico dato da prendere in considerazione che riguarderà le vendite al dettaglio di marzo.

 

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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