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Alla Fine i Prezzi dell’Oro Crollano

Da:
Colin First
Aggiornato: Jul 10, 2017, 08:42 GMT+00:00

Alla fine i prezzi del metallo aurifero hanno rotto il supporto maggiore nella regione intorno ai 1220$, hanno proseguito in ribasso e vengono scambiati a

Alla Fine i Prezzi dell’Oro Crollano

Alla fine i prezzi del metallo aurifero hanno rotto il supporto maggiore nella regione intorno ai 1220$, hanno proseguito in ribasso e vengono scambiati a livelli di debolezza nel momento in cui scriviamo. Avevamo parlato a lungo della debolezza dei prezzi auriferi indicando anche che il supporto nella regione dei 1220$ si sarebbe rivelato un punto cruciale e, ora che i prezzi hanno rotto questa soglia, dobbiamo ritenere che i ribassisti resteranno a lungo sul mercato a prendersi il loro bottino, mentre i rialzisti faticheranno a incidere sui prezzi in loro presenza. L’innesco della rottura della regione dei 1220$ è stato determinato dai dati molto positivi dell’NFP, sebbene i segnali del crollo dell’oro fossero stati seminati con largo anticipo. Era da qualche tempo che stavamo sottolineando che il metallo prezioso mostrava segni di debolezza indipendentemente da quale fosse l’andamento del dollaro e questo veniva riferito al fatto che l’oro è uno strumento con bassi rendimenti.

Sono Previsti Ulteriori Ribassi dell’Oro

Quando i tassi d’interesse, i bond e i rendimenti hanno cominciato a recuperare a livello globale, è stata solo una questione di tempo per vedere gli investitori sentire l’impulso di girare i propri fondi dai mercati auriferi verso beni che generano maggiori profitti, come le divise e i bond. Questo è lo scenario al quale stiamo assistendo in questo momento e che prevediamo sia destinato a proseguire per il breve e medio periodo. Il continuo rafforzamento del dollaro viene utilizzato dai ribassisti per continuare a dominare il mercato e in seguito dovrebbero puntare verso il livello dei 1200$ e oltre, come loro obiettivo di breve termine. Crediamo che i dati economici degli Stati Uniti possano solo migliorare e ciò contribuirà a mantenere i prezzi dell’oro sotto pressione.

Nel corso degli ultimi giorni i prezzi del petrolio si sono indeboliti a seguito delle preoccupazioni relative all’offerta, in quanto la crisi in Medio Oriente ancora non accenna a diminuire. La situazione sembra complicarsi di giorno in giorno e ciò genera pressione sul mercato petrolifero. I prezzi del combustibile hanno rotto al di sotto della regione dei 45$ e hanno raggiunto i livelli più bassi da un mese a questa parte; resta da vedere se ci saranno degli acquisti a questo livello di supporto che possano determinare un balzo. Un fallimento di questo tentativo significherebbe che gli operatori del petrolio stanno prendendo in considerazione dei prezzi inferiori per il breve e medio termine.

Dopo il crollo improvviso di venerdì scorso, i prezzi dell’argento sembrano essersi stabilizzati ma, come per l’oro, restano sotto pressione e vengono scambiati a livelli appena inferiori ai 15,5$, nel momento in cui scriviamo. La rottura della regione dei 16$ è stata la chiave determinante del ribasso e il segnale chiaro che i ribassisti mantengono il controllo del mercato.

Sull'Autore

Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di  FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.

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