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Il dollaro si muove in ribasso. Comey e le elezioni nel Regno Unito sono al centro dell’attenzione

Da:
Bob Mason
Aggiornato: Jun 6, 2017, 16:04 UTC

I dati macroeconomici sugli Stati Uniti pubblicati nella giornata di lunedì sono stati nuovamente deludenti. A maggio, secondo l'indice Ism, l'attività

Il dollaro si muove in ribasso. Comey e le elezioni nel Regno Unito sono al centro dell’attenzione

I dati macroeconomici sugli Stati Uniti pubblicati nella giornata di lunedì sono stati nuovamente deludenti. A maggio, secondo l’indice Ism, l’attività del settore dei servizi ha subito una flessione, nonostante l’aumento delle buste paga. Il sottoindice dei nuovi ordini ha registrato una contrazione, evidenziando la possibilità di un ulteriore declino nei prossimi mesi.

Gli ultimi dati hanno trascinato il dollaro in ribasso. Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot perdeva lo 0,10% per toccare quota 96,704. La valuta degli Stati Uniti si deprezza in attesa dell’audizione di Comey innanzi al Congresso, prevista per la giornata di giovedì. I mercati stanno, infatti, valutando la possibilità che Trump venga coinvolto nell’inchiesta, attualmente concentrata su alcuni membri della sua amministrazione.

Nella giornata di oggi, i dati sugli Stati Uniti sono limitati all’indice Jolts delle offerte di lavoro, che verrà pubblicato nel pomeriggio. Se coerenti con le previsioni, i risultati potrebbero provocare un lieve rimbalzo del dollaro. Le ultime statistiche  hanno, infatti, diffuso notevole preoccupazione per lo stato dell’economia degli Stati Uniti, pesando sulla speranza di una ripresa nel secondo trimestre dopo la debolezza dei prime tre mesi del 2017.

Per quanto riguarda Trump, il deprezzamento del dollaro è certamente positivo. Tuttavia, è altamente improbabile che quello seguito fosse il sentiero auspicato per la svalutazione del dollaro. A un certo punto dell’anno, le speranza per le tanto attese misure di stimolo hanno incominciato ad affievolirsi e continuano a ridursi a causa delle vicende che interessano l’amministrazione Trump.

Per i mercati, la giornata di giovedì riveste un’importanza determinante. L’audizione di Comey innanzi al Congresso coincide, infatti, con le elezioni nel Regno Unito. Secondo alcuni sondaggi, il partito conservatore pare avere perso parte del vantaggio. Altre rilevazioni affermano, invece, che i conservatori otterranno un’ampia maggioranza.

Nonostante i timori derivanti dalla possibilità che il partito conservatore non raggiunga la maggioranza, la sterlina è riuscita a muoversi in rialzo. L’opinione generale è che i sondaggi abbiano sovrastimato il consenso per i laburisti e sottostimato il supporto per i Tories. Tale conclusione deriva dalle precedenti elezioni e, in particolare, da quelle del 2015.

Alla redazione di questo articolo, la sterlina guadagnava lo 0,17% per raggiungere gli 1,2926$. Fino alla chiusura della sessione, l’andamento della valuta britannica dipenderà dai sondaggi elettorali. Se il vantaggio dei conservatori si riducesse ulteriormente, la sterlina certamente si deprezzerebbe. I mercati hanno ignorato i deludenti dati sul settore dei servizi diffusi nella giornata di lunedì, che rafforzano le previsioni della Banca d’Inghilterra sull’economia del Regno Unito per il resto dell’anno. Per il momento, i mercati potrebbero continuare a trascurare i dati macroeconomici. L’andamento della sterlina dipenderà, quindi, dalle elezioni e dal negoziato con l’UE sulla Brexit.

Con il dollaro e la sterlina che si muovono in ribasso, l’euro continua ad apprezzarsi, giungendo agli 1,13$ in attesa della decisione sulla politica monetaria, che la Bce annuncerà nella giornata di giovedì. I dati sull’Eurozona pubblicati nella mattinata di oggi sono limitati a quelli sulle vendite al dettaglio nel mese di aprile. La lettura dovrebbe evidenziare un continuo aumento dopo l’incremento dello 0,3% registrato a marzo, nonostante l’inattesa caduta delle vendite al dettaglio in Germania, evidenziata dai dati pubblicati nella scorsa settimana.

A causa dell’avversione al rischio, l’euro dovrebbe rimanere stabile. Gli eventi in Medio Oriente vanno, infatti, ad aggiungersi alla lunga serie di fattori che i mercati devono prendere in considerazione nel resto della settimana. Lo yen si è apprezzato dello 0,70% contro il dollaro, salendo a 109,68¥. L’oro è aumentato dello 0,72% a 1289,07$, non lontano dai 1300$, che dovrebbero essere toccati prima della fondamentale giornata di giovedì.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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