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Un calendario economico ricco di dati e l’euro sono al centro dell’attenzione

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Bob Mason
Aggiornato: May 23, 2017, 11:47 GMT+00:00

Nella giornata di lunedì, l'euro ha sperimentato un rimbalzo grazie ai mercati che hanno reagito alle dichiarazioni della cancelliera tedesca Merkel sul

Un calendario economico ricco di dati e l’euro sono al centro dell’attenzione

Nella giornata di lunedì, l’euro ha sperimentato un rimbalzo grazie ai mercati che hanno reagito alle dichiarazioni della cancelliera tedesca Merkel sul deprezzamento della moneta unica europea. Il rialzo si è verificato nonostante il governo di Berlino continui a invocare un cambiamento della politica monetaria da parte della Bce nell’interesse dell’apprezzamento dell’euro.

Appare improbabile che le dichiarazioni di Berlino siano una risposta alle pressioni dell’amministrazione Trump che, nei mesi scorsi, ha evidenziato come la Germania sia una delle economie più avvantaggiate da ragioni di scambio favorevoli  derivanti dal deprezzamento dell’euro. Al momento, Trump ha ben altro di cui occuparsi. La stampa e il Partito Democratico sono, infatti, uniti nell’offensiva contro il Partito Repubblicano.

Dalla prospettiva dell’economia tedesca, sono scarsi gli incentivi a una rottura degli 1,20$ da parte dell’euro. Con la Bce salda alla guida della moneta unica europea, le dichiarazioni di Merkel hanno fatto la loro parte, appena in tempo per il G7 che si terrà nella giornata di venerdì.

I dati sull’Eurozona hanno certamente aiutato l’euro a rompere la gamma di oscillazione in cui si è trovato dopo l’elezione di Trump. Nondimeno, si potrebbe azzardare che gli sviluppi dell’amministrazione repubblicana abbiano sostenuto l’euro più dei dati stessi.

Nonostante la ripresa dell’economia e l’aumento dell’inflazione, la Bce continua ad adottare una politica monetaria espansiva.

I dati che verranno pubblicati nella giornata di oggi includono l’indice preliminare dei direttori degli acquisti del settore dei servizi di Germania, Francia ed Eurozona per il mese di maggio e l’indice Ifo di maggio del clima delle imprese in Germania.

Secondo le previsioni, i risultati dovrebbero essere vari. L’Ifo dovrebbe registrare un miglioramento, mentre l’indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi dell’Eurozona dovrebbe subire una lieve flessione rispetto ai dati di aprile. Qualora coerenti con le previsioni o migliori di esse, i risultati dovrebbero influire positivamente sull’andamento dell’euro. Nel corso dell’anno, l’attività del settore privato è certamente aumentata. Per quanti puntano sul rialzo dell’euro, l’esito migliore sarebbe una ripresa della pressione inflazionistica. La Bce non può continuare a ignorare l’economia e i dati e Merkel potrebbe ottenere quanto richiesto. Tuttavia, un apprezzamento dell’euro potrebbe non essere altrettanto desiderato dalle imprese esportatrici tedesche, che approfittano dell’attuale debolezza della moneta unica europea. Non sorprende che l’avanzo commerciale della Germania sia il più ampio di tutti gli Stati membri dell’UE.

Pubblicata nella mattinata di oggi, la seconda stima del Pil del primo trimestre della Germania è risultata coerente con la prima stima e con la previsioni, fornendo supporto all’euro prima della diffusione della serie di dati nel corso della giornata.

Il fattore negativo per l’euro è costituito dallo stallo dei negoziati tra UE, Fmi e Grecia per un accordo sul risanamento del debito. L’andamento dell’economia greca è ancora nettamente negativo. Le misure di austerità escludono, infatti, ogni possibilità di ripresa nel breve periodo. Tuttavia, un accordo non è impossibile. La decisione è stata rinviata a metà giugno, in contemporanea con le elezioni parlamentari in Francia e ben prima delle elezioni di settembre in Germania.

Si potrebbe azzardare che un accordo sul risanamento del debito verrebbe accolto con scarso entusiasmo in Germania.

Ultimamente, l’apprezzamento dell’euro si è accompagnato al ribasso del dollaro derivante, seppur non esclusivamente, dagli sviluppi dell’amministrazione repubblicana e dai dati contrastanti sul secondo trimestre.

I mercati devono ancora convincersi della tanto decantata ripresa dell’economia degli Stati Uniti nel secondo trimestre. Fin quando i dati non mostreranno un reale miglioramento, nonostante il caos scatenato da Trump, è difficile immaginare che il dollaro possa sperimentare un rialzo significativo. L’indice del dollaro spot giace, infatti, al di sotto di quota 100, nonostante le probabilità di una manovra restrittiva a giugno abbiano raggiunto l’80%.

Considerata l’assenza di dati sul Regno Unito, la sterlina dovrebbe continuare a oscillare tra rialzo e ribasso, mossa dalle conseguenze della Brexit, dai sondaggi sulle elezioni e dal sentimento del mercato circa la politica monetaria della Banca d’Inghilterra. L’audizione sull’inflazione, prevista per la giornata di oggi, dovrebbe influire sull’andamento della sterlina. Tuttavia, per una rottura al di sopra degli 1,30$, è necessario che si riconosca la prosecuzione della tendenza positiva dell’economia britannica nel corso dell’anno. Considerate le ultime affermazioni del Comitato per la Politica Monetaria, tale esito appare improbabile, nonostante i dati positivi in un quadro di incremento dell’inflazione.

Guardando agli Stati Uniti, l’indice preliminare dei direttori degli acquisti del settore privato del mese di maggio e i dati sulle vendite di nuove abitazioni sono dati da prendere certamente in considerazione. Tuttavia, i mercati non possono non essere prudenti, poiché gli sviluppi dell’amministrazione Trump non possono essere ignorati. Inoltre, ci si chiede con sempre maggiore insistenza se la Fed intenda attuare una manovra restrittiva, qualora le indagini di Mueller non giungessero a conclusione prima della riunione di giugno.

L’indice del dollaro spot guadagna lo 0,03% per portarsi a quota 97,009. L’euro cede l’apprezzamento intragiornaliero e si muove in ribasso a causa del mancato accordo sul risanamento del debito greco. La moneta unica europea perde lo 0,03% per scendere a 1,1233$. L’attentato di Manchester ha avuto scarsa influenza sulla sterlina, che si attesta intorno agli 1,30$. La campagna elettorale è stata sospesa e la primo ministro May si prepara a tenere una riunione di emergenza del Cobra.

I dati sull’Eurozona influiranno sull’andamento dell’euro e mi aspetto che il dollaro si muova in ribasso durante la sessione europea e in quella statunitense. Ritengo improbabile che i verbali della riunione del Fomc, la cui pubblicazione è prevista per la giornata di domani, mostrino una Fed decisa a rinunicare alla normalizzazione della politica monetaria.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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