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Il Dollaro USA si indebolisce a 98,10 in vista del CPI, mentre tariffe, politica Fed e rischi globali pesano sul sentiment. EUR/USD e GBP/USD rimangono attorno a zone di supporto chiave.
L’indice del Dollaro USA (DXY) è sceso a 98,10 durante la sessione asiatica di martedì, interrompendo una striscia vincente di quattro giorni, mentre gli operatori attendono l’indice dei prezzi al consumo (CPI) di giugno. I dati sull’inflazione sono attesi per orientare le aspettative sulla prossima mossa di politica della Federal Reserve.
Il ritracciamento del dollaro segue un netto aumento del rischio geopolitico. L’ex presidente Donald Trump ha minacciato nuove tariffe, avvertendo misure “molto severe” contro la Russia se non verrà raggiunto un accordo di pace entro 50 giorni. Ha inoltre proposto sanzioni secondarie contro i paesi che continuano a importare petrolio russo.
A ulteriore escalation delle tensioni commerciali, Trump ha annunciato una tariffa del 30% su beni provenienti da UE e Messico a partire dal 1° agosto, insieme a un aumento generale delle tariffe al 15–20%. Inoltre, è stato imposto un dazio del 17% sui pomodori freschi provenienti dal Messico. Questi sviluppi hanno indotto cautela nel mercato e pesato sulla domanda del dollaro.
Trump ha anche confermato un importante pacchetto di armamenti per l’Ucraina, inclusi i sistemi di missili Patriot, amplificando l’incertezza geopolitica.
Nonostante le tensioni globali, il dollaro resta sostenuto dalla ferma politica della Federal Reserve. La presidente della Fed di Cleveland, Beth Hammack, ha ribadito la necessità di una politica restrittiva, citando l’inflazione persistente e un’economia statunitense resiliente.
Ha evidenziato una scarsa urgenza nel tagliare i tassi, soprattutto in un contesto di crescenti rischi fiscali.
Il mercato attende ora i dati CPI per avere indicazioni sulla prossima mossa della Fed. Fino ad allora, le aspettative sui tassi e l’incertezza sulle tariffe probabilmente limiteranno ulteriori perdite del dollaro.
L’indice del Dollaro USA (DXY) si sta consolidando appena sotto il livello di 98,00 dopo aver toccato per un breve periodo il picco di circa 98,14, mantenendosi comunque sopra il supporto chiave a 97,88. L’indice si colloca all’interno di un canale ascendente ben definito, con la media mobile esponenziale a 50 periodi a 97,79 e quella a 200 periodi a 97,70 che fungono da zone di supporto dinamico. Finché l’azione dei prezzi rimane al di sopra di queste medie mobili, la tendenza rialzista resta intatta.
Gli obiettivi al rialzo includono 98,14, seguito da una resistenza più marcata a 98,28 e dal recente massimo a 98,43. Un breakout sostenuto al di sopra di questi livelli potrebbe innescare una nuova ondata di acquisti. Al ribasso, una rottura al di sotto di 97,88 potrebbe rivelare il supporto a 97,66 e 97,50, dove le zone di domanda precedenti coincidono con il confine inferiore del canale.
Il cambio GBP/USD sta tentando un rimbalzo dopo aver trovato supporto vicino al livello 1,3417, in linea con il ritracciamento di Fibonacci del 0% e una zona di domanda chiave. L’azione dei prezzi mostra una mossa bullish a breve termine, sfidando la resistenza di Fibonacci del 0,236 a 1,3456. Se i rialzisti supereranno questo livello, la ripresa potrebbe proseguire verso il livello di Fibonacci dello 0,382 a 1,3481, seguita dal ritracciamento dello 0,5 a 1,3501.
Tuttavia, il cambio rimane all’interno di un canale discendente ben definito, e sia la media mobile esponenziale a 50 periodi a 1,3510 che quella a 200 periodi a 1,3574 sono posizionate ben al di sopra del prezzo attuale, rafforzando una visione ribassista più ampia.
Finché il prezzo non riconquista la zona 1,3500 e rompe la resistenza della trendline, eventuali rialzi potrebbero incontrare pressioni di vendita. Una chiusura al di sotto di 1,3417 invaliderebbe l’attuale rimbalzo, esponendo 1,3395 e 1,3369 come prossimi livelli di supporto.
Il cambio EUR/USD è attualmente scambiato intorno a 1,1688 sul grafico a 2 ore, tentando di rompere un canale discendente ben definito. La coppia affronta una resistenza immediata al confine superiore del canale e alla media mobile esponenziale (EMA) a 50 periodi, posizionata vicino a 1,1692.
Una chiara rottura al di sopra di questo livello potrebbe spostare l’orientamento a breve termine da ribassista a neutrale, aprendo la strada verso i prossimi livelli di resistenza a 1,1707 e 1,1749. Tuttavia, fintanto che il prezzo rimane al di sotto di questi livelli, il trend ribassista generale resta intatto.
Al ribasso, la EMA a 200 periodi, posizionata vicino a 1,1676, offre attualmente supporto dinamico, con livelli orizzontali di supporto individuati a 1,1659 e 1,1625. Una rottura al di sotto di queste zone potrebbe accelerare il momentum ribassista verso 1,1590.
Arslan è un MBA in finanza e possiede anche una laurea MPhil in finanza comportamentale. Esperto in analisi finanziaria e psicologia degli investitori, Arslan utilizza il suo background accademico per offrire preziose intuizioni sul sentiment di mercato e sulla probabilità che gli strumenti siano sovraacquistati o sovrasvenduti.