Il Petrolio WTI si indebolisce a causa dei timori di eccesso di offerta, poiché l'OPEC potrebbe aumentare la produzione di Oro nero per novembre.
Il prezzo del Petrolio WTI ha avviato la settimana con un andamento negativo, scendendo sotto i 63 $ al barile già durante le contrattazioni asiatiche di martedì. Il calo riflette l’aumento delle preoccupazioni legate a un possibile surplus di offerta, in un contesto in cui l’OPEC si prepara a discutere un incremento della produzione a partire da novembre.
Secondo indiscrezioni di mercato, l’OPEC potrebbe concordare un aumento di almeno 137.000 barili al giorno nella riunione di domenica, un dato che si andrebbe ad aggiungere al ritorno sul mercato del greggio proveniente dal Kurdistan iracheno. Dopo una sospensione durata due anni e mezzo, infatti, la regione ha ripreso le esportazioni in accordo con l’Iraq e alcune compagnie petrolifere internazionali.
Il ritorno dell’Oro nero curdo si inserisce in un quadro già complesso, caratterizzato da tensioni tra le esigenze di stabilità dei prezzi e la volontà dei produttori di mantenere quote di mercato. L’aggiunta di nuova offerta rischia di accentuare le preoccupazioni per un eccesso di produzione proprio mentre la domanda globale appare incerta, complice il rallentamento della crescita in Cina e le prospettive economiche più caute negli Stati Uniti e in Europa.
L’aumento della produzione da parte dell’OPEC è visto come un potenziale fattore ribassista di medio periodo, soprattutto se i dati sulle scorte statunitensi confermeranno un livello stabile o in crescita. In passato, i mercati hanno reagito con volatilità agli annunci dell’alleanza petrolifera, e non è escluso che i prezzi possano subire ulteriori correzioni nei prossimi giorni.
Sul fronte geopolitico, le notizie dal Medio Oriente continuano a influenzare maggiormente il sentiment degli operatori.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 62,96 $, in ribasso settimanale del 4,20% ed all’interno di una fase laterale tra i livelli annuale dei 62,38 $ e 65,29 $, i quali stanno stabilendo le regole della direzionalità. Gli orsi potrebbero aver finito la forza data la vicinanza del livello annuale dei 62,38 $, ma una continuazione non è esclusa con una chiusura sotto il livello annuale dei 62,38 $ che permetterebbe al Petrolio WTI di testare il supporto dei 61,50 $.
Viceversa, una falsa rottura dei 62,38 $ sancirebbe un buon input per i tori, i quali potrebbero iniziare ad aumentare la loro pressione non appena il Petrolio WTI riuscirà a chiudere sopra i 63 $, con il livello annuale dei 65,29 $ a fungere da principale obiettivo rialzista.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.