Il Petrolio WTI intraprende una correzione durante la sessione europea di giovedì, mantenendo comunque la posizione sopra i 64,50 $.
Il prezzo del Petrolio WTI si mantiene sopra i 64,50 $ al barile durante la sessione europea di giovedì, ma mostra segnali di debolezza dopo i guadagni iniziali. La spinta rialzista legata al calo inaspettato delle scorte americane ha lasciato spazio a prese di profitto e a un ritorno della cautela tra gli investitori, che continuano a monitorare l’evoluzione delle tensioni geopolitiche e le prospettive della politica monetaria statunitense.
Mercoledì, i dati dell’EIA hanno mostrato che le scorte di greggio negli Stati Uniti per la settimana conclusasi il 19 settembre sono diminuite di 607.000 barili. Un dato molto più contenuto rispetto al calo di oltre 9 milioni della settimana precedente, e in netto contrasto con le ultime stime, che prevedevano un aumento di circa 235.000 barili. Questa sorpresa inizialmente ha spinto gli acquisti sull’Oro nero, ma l’effetto positivo si è rapidamente attenuato, poiché gli operatori hanno interpretato il dato come un segnale misto: la riduzione è minore del previsto e potrebbe riflettere una domanda meno robusta.
Sul fronte geopolitico, l’attenzione resta concentrata sugli sviluppi tra Russia e Ucraina. Nelle ultime settimane l’Ucraina ha intensificato gli attacchi con droni contro infrastrutture energetiche russe, colpendo raffinerie e hub di esportazione. Questo aumenta i timori di un’interruzione delle forniture globali, anche se finora l’impatto effettivo sull’offerta internazionale non è stato sufficiente a spingere il prezzo del Petrolio WTI oltre le recenti resistenze.
Inoltre, le dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump hanno ulteriormente acceso la tensione: il leader della Casa Bianca ha affermato che i Paesi NATO dovrebbero abbattere eventuali aerei russi che violano il loro spazio aereo. Una posizione che alimenta l’incertezza e mantiene il tema energetico al centro del dibattito internazionale.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 64,59 $, in ribasso dello 0,62% ed in un principio di inizio correzione dopo aver toccato il livello chiave dei 65 $. Per dar inizio al movimento SHORT vero e proprio, gli orsi cercheranno di chiudere al di sotto del supporto ei 64,50 $, con il livello chiave dei 64 $ e dei 63 $ a rappresentare i primi due obiettivi ribassisti.
Viceversa, una chiusura sopra i 64,80 $ permetterebbe ai tori di raggiungere di nuovo il livello chiave dei 65 $ e tentare l’assalto del livello annuale dei 65,29 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.