Le previsioni rialziste dell’Oro sono rimandate dopo i dati sopra le aspettative sull’inflazione che ha portato ad un rafforzamento del dollaro americano.
Il prezzo dell’Oro non è stato in grado di mantenere lo slancio rialzista nel suo tentativo di attraversare la linea dei 1.850 $ poiché il dollaro americano ha visto un grande balzo nella sessione di ieri sulla scia di un’inflazione più forte del previsto.
L’Oro, che è tradizionalmente considerato una copertura contro l’inflazione, è stato molto sensibile ai movimenti del dollaro negli ultimi tempi poiché la valuta statunitense si è mossa in linea con i rendimenti delle obbligazioni statunitensi sulla scia delle crescenti aspettative di inflazione. Un’alta inflazione dovrebbe portare un grosso beneficio agli investitori che hanno previsioni rialziste sull’Oro.
Tecnicamente, non dovrebbero sorprendere i dati sull’inflazione dato che la Fed ha già avvertito che si aspettava una cosa del genere ad aprile. Ma dopo i risultati deludenti dell’NFP di venerdì, la lettura dell’IPC di ieri (+ 4,2% su base annua) non è una rassicurazione poiché se non si farà maggiore attenzione, potrà creare grossi problemi.
I mercati finanziari hanno ricevuto il primo assaggio di un’impennata a sorpresa post-pandemia nell’inflazione statunitense dall’indice dei prezzi al consumo (IPC) di mercoledì e l’impatto ha visto una cascata di vendite dalle azioni ai titoli di Stato ai metalli preziosi. Ovviamente l’Oro non ha fatto eccezione, aiutato a scendere da una vivace salita del dollaro USA. Potrebbe essere un fisiologico ritracciamento prima dell’allungo rialzista?
Era anche preventivabile la reazione ribassista sulla commodity dopo i dati sull’inflazione di mercoledì. Probabilmente sarà più o meno lo stesso nei confronti dei prossimi dati economici che potrebbero forzare la mano della FED. La fine di questa settimana è potenzialmente con i prossimi due appuntamenti: le vendite al dettaglio negli Stati Uniti per aprile e i risultati del sondaggio del Michigan Consumer Sentiment.
Ben evidente dal grafico seguente la reazione ribassista della commodity nella giornata di ieri, e oggi sembrerebbe continuare la fase short.
Molto plausibile che il ritracciamento possa ritestare il target intermedio a 1776.14 $ e subito dopo riprendere l’impulso rialzista i cui target di breve/medio termine sono i seguenti: Onda 1 intermedia a 1879.31 $ e prezzo psicologico a 1900 $.
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Da sempre interessato alla finanza, ha dedicato gli studi nell'analisi tecno-grafica e nell'analisi fondamentale dei Mercati Finanziari.