L'Argento sale al livello più alto dal 2011, sopra i 38,90 $, nella sessione europea di lunedì, influenzato dall’annuncio di Trump sull’introduzione di una tariffa del 50% sulle importazioni di rame.
Il prezzo dell’Argento ha visto un aumento significativo, superando i 38,85 $, il livello più alto dal 2011, durante le contrattazioni asiatiche di lunedì. Il metallo prezioso ha attratto acquirenti grazie a una combinazione di fattori, tra cui l’imposizione di dazi sulle importazioni di rame da parte del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e una domanda industriale robusta, che sta alimentando la crescita dei prezzi.
La scorsa settimana, Trump ha annunciato l’imposizione di un dazio del 50% sulle importazioni di rame, con effetto dal 1° agosto. Questa misura, che si inserisce nel quadro della politica commerciale aggressiva degli Stati Uniti, è stata presa a seguito di una valutazione sulla sicurezza nazionale. È interessante notare che il rame e l’Argento sono entrambi metalli ampiamente utilizzati in applicazioni industriali, come nell’elettronica e nelle energie rinnovabili. Se il prezzo del Rame aumenta a causa dei dazi, i produttori potrebbero cercare alternative più economiche, come il metallo prezioso, il quale è altrettanto utile in molte applicazioni industriali.
Inoltre, la domanda di Argento è in crescita grazie alle tecnologie green come i pannelli solari e i veicoli elettrici. La carenza di offerta, combinata con un utilizzo crescente nelle applicazioni industriali, ha fatto sì che il metallo prezioso si trovi di fronte a un forte supporto fondamentale.
Tuttavia, nonostante il rialzo dell’Argento, gli operatori restano cauti. Le aspettative di una politica monetaria stabile da parte della Federal Reserve potrebbero limitare ulteriori guadagni. La FED è attesa a mantenere i tassi di interesse invariati, poiché desidera valutare l’impatto delle politiche tariffarie sulle pressioni inflazionistiche. Un dollaro statunitense forte, che potrebbe risultare dalla decisione della FED di non ridurre i tassi, potrebbe influire negativamente sul metallo prezioso, poiché rende il metallo più costoso per gli acquirenti non statunitensi.
Al momento della scrittura, il prezzo dell’Argento quota 38,845 $, in rialzo dell’1,41%. Il metallo prezioso si trova in un chiaro trend rialzista e sta consolidando il livello annuale dei 37,923 $. Il deciso superamento della resistenza dei 38,50 $ conferma che il momentum LONG è tutt’altro che esaurito. Se il prezzo riuscirà a confermare una chiusura giornaliera sopra i 38,50 $, è probabile che l’Argento possa rapidamente puntare al prossimo obiettivo tecnico in area 39,812 $, ultimo ostacolo significativo prima del simbolico traguardo dei 40 $.
Al contrario, una chiusura sotto i 38,50 $ potrebbe rappresentare un primo segnale di debolezza e aprire la porta a un tentativo da parte dei venditori di riportare le quotazioni verso il supporto annuale dei 37,923 $. In caso di rottura al ribasso di questo livello, si potrebbe assistere a un’accelerazione verso il supporto chiave dei 37 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.