L'Argento scende dai massimi sopra i 39 $, in un contesto di forza del dollaro statunitense. Intanto, le preoccupazioni per il crollo del governo francese stanno compensando i dubbi degli investitori sull'indipendenza della FED.
Il prezzo dell’Argento subisce nuove pressioni ribassiste mercoledì, estendendo la fase di correzione iniziata dai massimi della scorsa settimana sopra i 39 $ e scendendo sotto quota 38,50 $. La debolezza del metallo prezioso riflette la forza del dollaro statunitense, che continua ad apprezzarsi grazie alla combinazione di timori politici in Europa e attese per le prossime mosse della Federal Reserve.
Il future del dollaro statunitense (indice DXY) si muove al rialzo, e questo rafforzamento è sostenuto in parte dalla fragilità dell’EURO, penalizzato dall’incertezza politica francese e dal timore di un potenziale crollo del governo a Parigi. Questo scenario ha innescato flussi difensivi verso la valuta statunitense, con effetti negativi sul metallo prezioso.
Il mercato appare finora poco reattivo rispetto ai tentativi del presidente Donald Trump di influenzare la Federal Reserve, così come alle aspettative di un imminente taglio dei tassi d’interesse negli Stati Uniti. Normalmente, tassi più bassi tenderebbero a sostenere i metalli preziosi, riducendo il costo opportunità di detenerli. Tuttavia, il rafforzamento del dollaro statunitense rimane il fattore dominante nel breve termine, mantenendo l’Argento sotto pressione.
Sul fronte geopolitico, gli investitori continuano a monitorare gli sviluppi legati alla guerra in Ucraina e ai negoziati internazionali, che potrebbero incidere sulla percezione del rischio e quindi sulla domanda di asset rifugio come il metallo prezioso.
Dal punto di vista tecnico, il metallo prezioso mostra segnali di correzione ribassista dopo aver toccato venerdì scorso i massimi mensili a 39,06 $. Attualmente, il prezzo sta testando l’area di supporto a 38,25 $, poco sopra i minimi del 22 agosto. Una rottura decisa al di sotto di questo livello potrebbe aumentare la pressione ribassista, spingendo l’Argento a testare il livello annuale dei 37,923 $, il cui superamento aprirebbe la strada a un test del supporto chiave dei 37,50 $. In estensione, l’Argento potrebbe raggiungere anche il livello chiave dei 37 $, che rappresenta un livello tecnico critico per i ribassisti.
Al rialzo, i rialzisti del metallo prezioso dovranno superare alcune resistenze chiave prima di poter recuperare il momentum. Il primo e principale ostacolo è rappresentato dal livello chiave dei 39 $, seguito dalla resistenza dei 39,40 $. Solo un ritorno deciso sopra quest’ultima resistenza confermerebbe una riattivazione del trend rialzista di medio termine, con il livello annuale dei 39,812 $ a fungere da principale target LONG.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.