L'Argento è vicino al massimo delle cinque settimane, consolidandosi sfruttando la domanda industriale che potrebbe aumentare dopo che le esportazioni di celle solari dalla Cina sono aumentate.
Il prezzo dell’Argento ha iniziato la settimana con una leggera correzione, stabilizzandosi intorno ai 38,85 $ durante la prima sessione settimanale europea. Dopo tre sedute consecutive di rialzo, che hanno spinto le quotazioni ai massimi delle ultime cinque settimane vicino al livello psicologico dei 39 $, il metallo prezioso mostra segni di consolidamento. Nella sessione precedente, infatti, l’Argento aveva guadagnato quasi il 2%, sostenuto dalle aspettative di un imminente taglio dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve.
Il simposio di Jackson Hole ha offerto ulteriori spunti agli operatori. Il presidente della FED, Jerome Powell, ha sottolineato l’aumento dei rischi per il mercato del lavoro, ma ha ribadito che l’inflazione resta ancora una minaccia. Powell ha chiarito che le decisioni di politica monetaria non verranno prese esclusivamente sulla base di stime incerte riguardo all’occupazione, mantenendo quindi una linea di prudenza.
Secondo lo strumento FedWatch, le probabilità di un taglio dei tassi di 25 punti base nella riunione di settembre sono salite all’87,3%, in netto aumento rispetto al 75% stimato prima del discorso di Powell. Una politica monetaria più accomodante riduce il costo opportunità di detenere beni rifugio come l’Argento, favorendone l’apprezzamento. Tuttavia, la mancanza di una chiara conferma della FED lascia il mercato in una fase di attesa, con gli investitori cauti in vista dei prossimi dati macroeconomici statunitensi.
In particolare, saranno determinanti la pubblicazione del Prodotto Interno Lordo (PIL) del secondo trimestre e l’Indice dei Prezzi per i Consumi Personali (indice PCE) di luglio, l’indicatore di inflazione preferito dalla FED. Dati superiori alle attese potrebbero rafforzare il dollaro statunitense, esercitando pressioni al ribasso sull’Argento, mentre numeri più deboli confermerebbero lo scenario di tagli ai tassi, sostenendo ulteriormente il metallo prezioso.
Al momento della scrittura il prezzo del metallo prezioso quota 38,854 $, in ribasso dello 0,03% ma con i tori in allerta per continuare il movimento, attendendo palesemente una chiusura al di sopra del livello psicologico dei 39 $, che spingerebbe l’Argento a raggiungere prima la resistenza dei 39,50 $ e successivamente il livello annuale dei 39,812 $, toccato l’ultima volta a settembre 2011.
Al contrario, una chiusura sotto i 38,70 $ potrebbe spingere gli orsi ad iniziare un movimento correttivo ribassista, con il livello annuale dei 37,923 $ a fungere da target principale e il cui superamento permetterebbe l’Argento di raggiungere il supporto dei 37,50 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.