L'Argento sta invertendo il calo della sessione asiatica e oscilla sopra il livello annuale dei 37,923 $, suggerendo una possibile continuazione del rialzo.
Il prezzo dell’Argento ha aperto la settimana con un recupero moderato, attirando acquirenti in area 37,81 $ e tornando sopra la soglia psicologica dei 38 $ durante la sessione asiatica di lunedì. Il movimento conferma il ruolo cruciale del livello annuale dei 37,923 $, che continua a rappresentare un supporto tecnico fondamentale.
Dal punto di vista dell’analisi tecnica, la struttura resta incerta: da un lato gli oscillatori giornalieri mostrano ancora una certa tenuta, dall’altro la zona dei 38,20/38,25 $ si conferma una resistenza difficile da superare. La direzione dell’Argento nelle prossime sedute dipenderà in gran parte dalla reazione dei prezzi su questi due livelli chiave.
Dal punto di vista SHORT, una decisa chiusura al di sotto del livello annuale dei 37,923 $ rappresenterebbe un campanello d’allarme per i rialzisti. In questo scenario, il metallo prezioso potrebbe scivolare verso il livello di supporto dei 37,50 $ e successivamente in area 37 $, livello chiave e tecnico di grande rilevanza.
Un ulteriore deterioramento porterebbe l’Argento verso il livello annuale dei 36,551 $, con la possibilità di spingersi sotto i 36 $ in caso di un aumento della pressione degli orsi. Qui la pressione ribassista rischierebbe di consolidarsi, aprendo scenari di medio periodo meno favorevoli per il metallo prezioso.
Sul fronte opposto, un superamento deciso della resistenza dei 38,25 $ darebbe nuovo slancio ai tori. In questo caso, l’Argento potrebbe accelerare verso l’ultima area di swing SHORT in zona 38,50 $.
Il passo successivo sarebbe un consolidamento sopra questa zona che, se superata, aprirebbe la strada a un obiettivo psicologico ancora più ambizioso: la riconquista del livello chiave dei 39 $. Un break confermato sopra questo livello cambierebbe la struttura tecnica di breve termine in chiave positiva, alimentando aspettative di ulteriori estensioni con il metallo prezioso che potrebbe raggiungere il livello annuale dei 39,812 $.
Fattori macro come la politica monetaria della Federal Reserve e i dati sull’inflazione USA restano determinanti: eventuali segnali di taglio dei tassi potrebbero favorire l’Argento come bene rifugio, rafforzando il momentum rialzista.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.