Tradotto con IA
Wall Street sta scendendo venerdì pomeriggio dopo una rapida svendita iniziale scatenata dalle rinnovate minacce tariffarie del presidente Donald Trump.
Il Dow Jones Industrial Average era sceso di oltre 500 punti all’apertura, per poi ridurre le perdite a 103 punti, ovvero lo 0,25%, per quotare a 41.755,58 a partire dalle 18:18 GMT. L’S&P 500 era in calo dello 0,30% a 5.824,51, mentre il Nasdaq Composite è sceso dello 0,56% a 18.819,87.
Trump si è sfogato su Truth Social proponendo un dazio del 50% sulle importazioni dall’UE e ha avvertito che, se la produzione rimane all’estero, Apple potrebbe essere soggetta a un dazio minimo del 25% sugli iPhone venduti negli Stati Uniti. Le azioni Apple sono scese del 2,6% fino a raggiungere un minimo di due settimane. Gli analisti di Barclays hanno definito l’annuncio una probabile mossa negoziale, pur riconoscendo l’incertezza persistente nella politica commerciale. Dan Ives di Wedbush ha definito l’idea di far produrre gli iPhone da Apple negli Stati Uniti “una favola”, avvertendo che ci vorrebbero anni per ristrutturare le catene di approvvigionamento.
I settori della tecnologia dell’informazione e dei beni di consumo discrezionali sono stati i peggiori, con dieci degli undici settori dell’S&P in territorio negativo.
Il Philadelphia Semiconductor Index è sceso di oltre il 2%, trascinato dal ribasso di Nvidia, Micron e Qualcomm.
Anche le azioni delle compagnie aeree e del settore retail hanno faticato: American Airlines ha perso il 2% mentre Deckers Outdoor è crollata di quasi il 20% a seguito di previsioni future deludenti.
Il timore sul mercato è aumentato, poiché il CBOE Volatility Index (VIX) è salito a 22,14, il livello più alto in oltre due settimane.
Nonostante i titoli ribassisti legati ai dazi e l’impennata della volatilità, le azioni hanno raggiunto i minimi di sessione. Con i mercati statunitensi chiusi lunedì per il Memorial Day, gli operatori sembrano posizionarsi in vista del lungo weekend. Il rimbalzo pomeridiano appare più come una copertura tecnica dei ribassi e una riduzione del rischio, piuttosto che un cambiamento del sentiment.
Dow, S&P 500 e Nasdaq sono sulla rotta per chiudere la settimana con perdite superiori al 2%. Il calo dei rendimenti dei Treasury a lunga scadenza riflette una tendenza verso i beni rifugio, ma permangono preoccupazioni per un indebolimento dell’economia e una potenziale stagflazione. Rick Wedell di RFG Advisory ha avvertito che una retorica tariffaria imprevedibile potrebbe rimanere costante sotto l’amministrazione Trump. Gli operatori dovrebbero prepararsi a una rinnovata volatilità la prossima settimana, in particolare se alcune delle minacce di venerdì dovessero tradursi in vere politiche.
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James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.