Il cambio euro dollaro rimane depresso, vicino ai minimi di poco più di un mese, appesantito dalle preoccupazioni sulle conseguenze dell'accordo commerciale UE-USA.
Il prezzo dell’euro dollaro scambia in territorio negativo nelle prime ore della sessione statunitense di mercoledì, confermando il ritorno del trend ribassista che potrebbe condurre alla prima chiusura mensile in territorio negativo da dicembre 2023. I recenti sviluppi macroeconomici e commerciali, uniti all’attesa per la decisione della Federal Reserve, stanno spingendo gli investitori a privilegiare il dollaro americano, penalizzando la valuta unica.
La debolezza del fiber, lato EURO, è apparsa evidente nonostante dati leggermente superiori alle attese provenienti dall’Eurozona. Il PIL preliminare del secondo trimestre ha mostrato una crescita dello 0,1%, migliore delle previsioni di stagnazione (0,0%), ma in netto rallentamento rispetto allo 0,6% del primo trimestre. Anche i dati tedeschi e francesi, pur positivi rispetto al consenso, non sono riusciti a sostenere l’euro dollaro. La Germania ha registrato una contrazione dello 0,1% su base trimestrale, mentre in Francia il PIL è salito allo 0,3% e la spesa al consumo è cresciuta dello 0,6%.
Gli occhi del mercato restano puntati sugli Stati Uniti, dove è stato pubblicato il PIL preliminare del secondo trimestre, che ha mostrato una crescita annualizzata del 3,0%, superiore alle attese di un +2,5% e in forte recupero rispetto alla contrazione dello 0,5% registrata nei primi tre mesi dell’anno. Un dato così solido rafforza ulteriormente il dollaro statunitense, già sostenuto dalle aspettative di tassi d’interesse elevati più a lungo.
Ora l’attenzione si concentra soprattutto sulla riunione della Federal Reserve e sulle parole del presidente Jerome Powell. Sebbene si preveda una conferma dei tassi attuali, i mercati cercheranno segnali su eventuali tagli entro l’autunno. Il tono delle dichiarazioni sarà cruciale per determinare la prossima direzione del fiber.
Attualmente il prezzo del fiber quota 1,1489, in calo dello 0,49%, in pieno momentum ribassista che conferma il break-out del supporto annuale a 1,1554. In particolare, il cambio sta testando il livello psicologico di 1,1500, il cui cedimento potrebbe rafforzare ulteriormente la pressione ribassista. Qualora il movimento venisse confermato, è plausibile un’accelerazione verso il prossimo supporto annuale posto a 1,1422.
Al contrario, un’inversione del trend si avrebbe solo in caso di chiusura giornaliera nettamente superiore al livello di 1,1554: in tal scenario, i compratori potrebbero tornare in controllo e puntare al target successivo in area 1,1655.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.