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Inflazione USA Ancora in Calo: Cosa Significa per EUR/USD, Oro e S&P500

Da
Alberto Ferrante
Pubblicato: Apr 12, 2023, 16:22 GMT+00:00

I dati sull'inflazione USA hanno spinto al rialzo sia l'oro che il cambio EUR/USD, sulle attese di un possibile stop all'aumento dei tassi.

inflazione usa

I dati rilasciati quest’oggi dal Bureau of Labor Statistics degli USA hanno mostrato ancora una volta un’inflazione in calo, per il nono mese consecutivo. I dati CPI sono infatti scesi al 5 % su base annua a Marzo, dal 6% del mese precedente: le aspettative degli analisti erano invece per un 5,2%.

Invece, il CPI Core che include anche alimentare ed energia è salito (come da attese) al 5,6%.

Riassumendo, i dati CPI di Marzo mostrano un aumento mensile inferiore alle attese, sebbene l’inflazione su base annua sia rimasta elevata.

L’impatto sulla strategia della Fed in merito alla lotta all’inflazione potrebbe dunque subire dei cambiamenti, con la decisione attesa per questo Maggio. Si comprende che ciò potrebbe avere impatti rilevanti sul cambio euro dollaro e non solo.

Come potrebbe reagire il cambio euro dollaro

Il cambio euro dollaro ha accolto positivamente i dati dell’inflazione USA proprio perché il rallentamento potrebbe portare la Fed a fermare l’ennesimo aumento dei tassi d’interesse già previsto.

La fiducia degli operatori economici ha così spinto il cambio euro dollaro al rialzo verso quota 1,0983 al momento della scrittura, dunque sopra la resistenza di 1,095 e molto vicino al target principale di 1,10 che è stato infatti testato in queste ore.

La tendenza rimane al rialzo e vedrebbe, dopo l’eventuale rottura della resistenza a 1,10, un allungo almeno fino ai valori successivi di 1,1030 e 1,1080.

Oro e S&P500 in Rialzo dopo l’Inflazione USA

Anche l’oro ha corso al rialzo quest’oggi dopo i dati sull’inflazione negli Stati Uniti, ritornando saldamente sopra i 2000 dollari.

Il legame dovrebbe essere chiaro ai nostri lettori, ma mi pare il caso di ribadirlo: se la Fed dovesse davvero accantonare il piano di un aumento dei tassi a Maggio, a causa del raffreddamento dell’inflazione, allora le aspettative per tassi meno alti del previsto potrebbero pesare sui titoli di stato (riducendone i rendimenti) e avvantaggiare l’investimento sul metallo prezioso.

In questo scenario, non stupisce dunque che l’oro abbia ritrovato i 2000 dollari, mantenendosi sui massimi recenti, sebbene a livello tecnico non credo che si possano attendere rialzi ben più ampi di così.

Bene anche l’S&P 500 che ha accolto con favore il dato statunitense. Al momento della scrittura, il più importante indice azionario statunitense si trova ancora in rialzo a 4.118 punti.

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Sull'Autore

Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.

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