Il punto sulle banche italiane e in particolare parliamo di Banco Bpm, Unicredit e di Bper banca. Il valzer viennese prosegue.
Il punto sulle banche italiane mentre il “valzer viennese” prosegue a ritmo sostenuto. Facciamo dunque il punto sulla situazione attuale.
Partiamo da Unicredit. Giovedì 20 il cda ha deciso di anticipare di due settimane l’assemblea degli azionisti, i quali oltre ad approvare il bilancio 2024 si dovranno esprimere sull’aumento di capitale (attraverso emissione di nuove azioni) necessario a sostenere l’operazione di acquisto di Banco Bpm. Dunque non più il 10 aprile, ma il 27 marzo riporta Milano Finanza.
Ma Banco Bpm prosegue per la sua strada e sull’acquisto di Anima Holding ha incassato l’impegno di adesione all’Opa da parte del top management di quest’ultima per un totale dell’1,5% di azioni. Anche Poste Italiane ha sottoscritto un impegno di adesione, portando Banco Bpm potenzialmente al 44,8% di Anima. Tuttavia Bpm dovrà aumentare il prezzo dell’offerta a 7€ rispetto ai 6,2€ offerti.
Per Banca Ifis su Illimity Bank, l’ultima novità riguarda quest’ultima che ha rinviato la presentazione del piano industriale alla luce dell’offerta pubblica volontaria e totalitaria lanciata a gennaio.
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Scrittore web freelance dal 2013, scrive di crypto economy dal 2016 e di fintech e mercati azionari dal 2018. Scrive inoltre di economia digitale.Dal 2018 collabora per FXEmpire.it scrivendo di crypto e mercati azionari con particolare attenzione a Borsa Italiana. Inoltre, cura la pubblicazione di articoli formativi a cadenza domenicale per l'area Formazione del sito di FX Empire Italia.