Il cambio euro dollaro si è ritirato verso quota 1,12 nella scorsa settimana, con il progressivo recupero del dollaro USA dopo gli accordi commerciali raggiunti con il Regno Unito.
Il cambio euro dollaro (EUR/USD) si è ritirato parzialmente nella scorsa settimana, testando il supporto intermedio di 1,12. Nel complesso, questa linea di difesa pare poter reggere la pressione di vendita esercitata sul Fiber e non ritengo plausibile un calo molto più ampio, verso 1,10 o persino oltre.
Ipotizzando dunque la tenuta del supporto a 1,12, nella settimana che si apre quest’oggi sarebbe possibile osservare un consolidamento sui supporti intermedi oppure nuovi tentativi di ripresa, che partirebbero da un ritorno sopra 1,1320/1,1350. Io propendo per la prima possibilità.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna esattamente 1,1232.
Il cambio euro dollaro (EUR/USD) ha subito una pressione ribassista non indifferente nella metà della scorsa settimana, toccando nuovi minimi relativi appena sotto 1,12, prima di riprendere quota.
Il rafforzamento del dollaro USA ha preso le mosse dall’annuncio di un accordo commerciale tra Regno Unito e Stati Uniti sui dazi. Di conseguenza, il cambio euro dollaro è stato costretto a ritirarsi vicino al supporto di 1,12.
Dal punto di vista tecnico, ritengo ancora che questo supporto a 1,12 possa reggere la pressione. In caso di break-out ribassista, fissiamo però a 1,1175 e a 1,1120 i livelli immediatamente successivi.
Intorno a quota 1,1080 si trova invece un ulteriore livello intermedio di grande rilevanza, perché coincidente con l’EMA a 50 giorni.
Nel caso in cui il cambio euro dollaro riuscisse a mantenersi sopra 1,12, allora potremmo assistere a movimenti laterali molto più contenuti, miranti a raggiungere il livello di 1,1250. Da qui, potrebbe partire un consolidamento o un tentativo di ripresa fino a quota 1,1270/1,1290.
Il calendario economico di oggi prevede pochi dati macro di rilievo e dovrebbe dunque garantire una maggiore stabilità al cambio euro dollaro. Si parte con l’asta dei Bubill tedeschi a 12 mesi e dei BTF francesi a 3, 6 e 12 mesi.
Nel pomeriggio, attenzione invece ai discorsi del membro Kugler del FOMC e di Buch, Vice Presidente della Bundesbank tedesca.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.