Il cambio euro dollaro passa di mano appena sotto la resistenza di 1,18, forse già in fase di accumulazione. I fattori macro e i dati odierni potrebbero agevolare ulteriori rialzi.
Il cambio euro dollaro (EUR/USD) passa di mano a cavallo del target di 1,18, che come previsto ha continuato a rappresentare una solida resistenza. Se nulla dovesse mutare nella giornata odierna e nella chiusura settimanale di domani, con ancora un’insistente pressione sulla resistenza, potremmo iniziare a parlare di un percorso di accumulazione volto al definitivo break-out.
Il cambio euro dollaro passa di mano esattamente a quota 1,1797, pari con la scorsa chiusura.
Il cambio euro dollaro non riesce ancora a forare la resistenza di 1,18, ma è chiaramente diretto verso questa direzione. Nella giornata di ieri si è interrotto un percorso di ripresa durato 9 giorni consecutivi, a causa di un lievissimo miglioramento dell’indice del dollaro USA.
Nel complesso, però, i fattori macro di natura fondamentale potrebbero sostenere ancora il cambio euro dollaro. In particolare, stanno lentamente tornando all’attenzione del mercato le tensioni commerciali globali. Il 9 Luglio, tra appena sei giorni, sarà la scadenza della pausa ai dazi lanciata da Trump.
I livelli di prezzo da monitorare al rialzo sono la resistenza di 1,18 e poi il massimo del 1° Luglio a 1,1830. Un rialzo fin sopra questo valore spingerebbe il cambio euro dollaro verso i massimi da Giugno 2018 a quota 1,1850.
Al ribasso, invece, gli indicatori tecnici di maggior rilievo partono solo dai livelli di 1,1590/1,1550. Limitando la superficie di osservazione, io mi concentrerei al momento sul supporto intermedio di 1,1750 e sui livelli successivi di 1,1720 e 1,1680.
Un calo sotto questi tre valori significherebbe l’inizio di un più serio ritracciamento, ma il momentum rimane rialzista e non immagino ribassi più ampi di così per il brevissimo termine.
Il calendario economico di oggi si concentrerà sul tasso di disoccupazione e sulla Bilancia Commerciale aggiornata negli Stati Uniti. Entrambi i dati macro in questione potranno influire in maniera significativa sul cambio euro dollaro.
Attenzione poi alle richieste di sussidi di disoccupazione, sempre negli USA.
Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.