Pubblicita'
Pubblicita'

Gender Equality Index: cosa sono e come investire

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Nov 30, 2022, 13:48 UTC

Cosa sono i Gender Equality Index (GEI) e come puoi investire in questo nuovo tema di investimento agli albori? Leggi e scoprilo.

Gender Equality Index

Hanno fatto subito notizia i due primi Gender equality index lanciati in Europa da Euronext. Si tratta dei primi indici dedicata all’uguaglianza di genere sulle borse europee, ma non i primi in assoluto, poiché già Solactive aveva reso disponibile il suo Gender-equality index.

Qui vogliamo spiegare nel dettaglio cosa sono i Gender equality index e come potrai investire in Gender-equality index (GEI) per trarre il massimo vantaggio da un nuovo strumento di benchmark che potrebbe essere d’aiuto per le aziende che si trovano impegnate nel cammino di trasformazione in una società dove nessuno è discriminato.

Cosa sono i Gender equality index e come nascono

Questi indici finanziari nascono dall’esigenza concreta di garantire nel mondo del lavoro maggiore uguaglianza e parità di diritti a tutti i lavoratori e lavoratrici, senza differenza di sesso in particolare, ma anche di razza, religione, appartenenza politica, e così via.

L’uguaglianza di genere così detta (qualunque cosa essa voglia dire sul piano della disquisizione filosofica ed etica), è parte dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Più nello specifico è l’obiettivo numero 5 dell’UN Sustainable Development Goal (SDG).

Se ci limitiamo all’Unione Europea (Euronext, ad esempio, gestisce borse europee in nazioni tutte appartenenti all’UE), la Commissione ha istituito EIGE (European Institute for Gender Equality).

L’Istituto europeo ha sviluppato un suo Gender Equality Index non finanziario che, tuttavia, ricomprende al suo interno anche l’uguaglianza sul lavoro, in tema di stipendi, potere decisionale.

Gli indici finanziari sull’uguaglianza di genere non prescindono dai criteri fissati dalle istituzioni intergovernative, anzi, hanno appunto scelto i criteri internazionali come punto di riferimento per selezionare le società quotate in Borsa da inserire nei Gender equality index finanziari.

L’obiettivo di questi indici finanziari è molto chiaro, chi investirà in uno strumento finanziario che replica i benchmark GEI lo farà allo scopo di includere nel portafoglio un asset che in futuro potrebbe apportare guadagni. Guadagni dovuti alla crescente importanza che le persone danno all’uguaglianza di genere all’interno delle società, e quelle quotate e più in vista non possono e non potranno/vorranno sottrarsi.

Come funziona un Gender equality index finanziario?

Vediamo come viene costruito un Gender equality index finanziario e come funziona.

La società sviluppatrice di indici, come Euronext o Solactive, realizza indici GEI seguendo uno schema che possiamo così riassumere:

  • a monte viene stabilito da dove debbano derivare i criteri di selezione;
  • quindi si stabiliscono i criteri di selezione delle società quotate che possono essere ammesse;
  • si stabilisce il numero di società ammissibili;
  • si includono nell’indice GEI le società che rispettano i criteri;
  • l’indice GEI viene pubblicato.

Gli indici GEI Euronext Equileap Gender Equality Eurozone 100 ed Euronext Equileap Gender Equality France 40

Gli indici GEI, Euronext Equileap Gender Equality Eurozone 100 e Euronext Equileap Gender Equality France 40, sono i primi due benchmark di questa famiglia ad essere stati sviluppati da Euronext, la società che gestisce le maggiori borse europee compresa la Borsa di Milano.

I due indici faranno parte di un’ampia famiglia di indici GEI che Euronext ha intenzione di realizzare, con l’obiettivo di tenere traccia delle aziende che si sono già cimentate in questo sfidante settore dell’uguaglianza tra i sessi.

I due indici sono stati sviluppati con la collaborazione di Equileap, una società specializzata nella fornitura di dati e approfondimenti sull’uguaglianza di genere. La società annualmente pubblica un Outlook sull’uguaglianza di genere nelle imprese.

La metodologia di composizione degli indici GEI si basa anche sui criteri del Patto mondiale delle Nazioni Unite (UNGC), nato con l’obiettivo di incoraggiare imprese e aziende di tutto il mondo ad adottare politiche sostenibili e osservanti la responsabilità sociale d’impresa. Sono escluse dal benchmark quelle società che non rispettano anche i criteri NBS.

Le compagnie quotate incluse negli indici sono state selezionate tenendo conto di 19 criteri suddivisi in 4 differenti categorie:

  1. equilibrio di genere nella leadership e nella forza lavoro;
  2. pari retribuzione e conciliazione vita-lavoro;
  3. politiche che promuovono la parità di genere;
  4. impegno, trasparenza e responsabilità.

Vediamo nel dettaglio l’indice Euronext Equileap Gender Equality Eurozone 100, quindi l’indice Euronext Equileap Gender Equality France 40.

Euronext Equileap Gender Equality Eurozone 100

L’indice Euronext Equileap Gender Equality Eurozone 100 è un estratto dall’indice Euronext Eurozone 300. Tra queste 300 società quotate a livello europeo, Equileap ha scelto le prime 100 che rispettano i criteri sopra elencati, ma che rispettano più ampiamente anche una serie di parametri ESG.

Nell’indice troviamo società di varie nazionalità, tra cui:

  • 8 società quotate in Italia;
  • 9 società quotate in Filandia;
  • 13 società quotate nei Paesi Bassi;
  • 14 società quotate in Spagna;
  • 38 società quotate in Francia.

Le 8 società italiane che fanno parte dell’ Euronext Equileap Gender Equality Eurozone 100 sono:

  • Assicurazioni Generali; Banco Bpm; Hera; Intesa Sanpaolo; Poste Italiane; Snam; Unicredit; Terna.

L’Euronext Equileap Gender Equality France 40

Questo benchmark è particolarmente interessante perché è il primo del suo genere interamente dedicato ad una sola nazione: la Francia.

Come il nome dell’indice suggerisce, sono 40 le società incluse. L’indice ha come riferimento le società presenti nell’indice SBF 120 che include le prime società più attivamente quotate a Parigi.

Le prime 10 dell’indice GEI francese sono le seguenti:

  • Sanofi (peso nell’indice 12,43%);
  • LVMH (11,90%);
  • L’Oreal (10,17%);
  • Schneider Electric (9,81%);
  • AXA (6,83%);
  • Hermes International (5,90%);
  • Pernod Ricard (5,05%);
  • Kering (4,93%);
  • Danone (4,22%);
  • Capgemini (3,29%).

Il Bloomberg Gender-Equality Index (GEI)

Passiamo, infine, al Bloomberg Gender-Equality Index (GEI). L’indice traccia le prestazioni di società quotate che rendono pubbliche le informazioni circa l’eguaglianza di genere all’interno della rispettiva attività d’impresa.

Non si tratta di un benchmark finanziario, questo significa che non è classificato per essere utilizzato a fini di investimento. Tuttavia, il fatto che sia Bloomberg ad aver creato questo indice e che sia basato su società quotate, ha comunque la sua importanza per l’investitore. Una rilevanza in termini di informazioni disponibili per l’analisi dei titoli maggiormente rispondenti a criteri Gender Equality.

Sono 418 le compagnie incluse nell’indice al 2022, provengono da 11 settori industriali e rappresentano 45 nazioni, per un valore in termini di capitalizzazione di mercato di circa 16 trilioni di dollari.

Qui troverai maggiori informazioni sull’indice Bloomberg GEI.

Come investire nei Gender Equality Index finanziari?

Come saprai non è possibile investire direttamente in un indice, per fare trading con gli indici è necessario che una società di asset management crei uno strumento di investimento basato sull’indice.

Ad esempio, potrai investire sugli ETF che tracciano i Gender Equality Index finanziari.

Per fortuna gli ETF Gender Equality Index esistono e quelli attivi sono i seguenti:

  • UBS ETF Global Gender Equality UCITS (in euro);
  • UBS ETF Global Gender Equality UCITS (in franchi svizzeri);
  • Lyxor Global Gender Equality (DR) UCITS.

Questi tre ETF GEI si basano sul benchmark Solactive Equileap Global Gender Equality, un altro indice sull’uguaglianza di genere basato sui dati di Equileap.

Concludendo

L’uguaglianza di genere è entrata tra i temi di investimento del mondo finanziario e vi resterà a lungo. Gli investitori interessati possono iniziare a studiare i primi indici disponibili, per poi decidere se investire attraverso lo strumento di investimento più appropriato alle proprie esigenze.

Continua scoprendo gli investimenti ESG.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'