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Salvataggio Banca Carige: chiesta la sospensione del titolo in Borsa

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Nov 12, 2018, 10:21 UTC

In corso il salvataggio di Banca Carige a Roam e a Genova riunioni in parallelo per scongiurare il default della banca: servono 400 milioni di euro. Intanto stop alle contrattazioni in Borsa per evitare speculazioni. Leggi le novità.

Salvataggio Banca Carige

Banca Carige è costretta a chiedere un giorno di sospensione del titolo azionario alla Consob, in attesa di presentare al mercato le scelte operate dalla banca per il rafforzamento patrimoniale deciso dal cda di oggi. Una mossa studiata per evitare possibili speculazioni sul listino alla luce di indiscrezioni pubblicate da alcuni media.

Nella sede della banca genovese lo stato di allerta è al massimo, la banca è in una forte crisi e purtroppo rischia molto se i vertici della banca non riusciranno a ricapitalizzare per almeno 400 milioni di euro.

A luglio la BCE aveva già segnalato i rischi ed ora, complice lo spread sui titoli decennali Btp-Bund, la banca Carige è a corto di liquidità. I soci principali della banca questa volta non riescono a fare fronte all’emergenza da soli, per questo motivo si riunirà oggi alle 12 a Roma il Consiglio del Volontario voluto dalla Banca d’Italia per sostenere le banche in difficoltà.

Il salvataggio fai da te di Banca Italia

L’intero sistema bancario italiano è stato contattato da Banca Italia per salvare la banca Carige e, indirettamente, l’onorabilità e la fiducia internazionale verso le banche italiane.

Lo Schema Volontario voluto dalla Banca d’Italia è un ramo del Fondo Interbancario a cui partecipano tutte le banche ed istituti di credito del paese.

Salvataggio non scontato

Il salvataggio non è scontato, il Consiglio del Volontario, presieduto da Salvatore Maccarone, potrebbe porre una condizione al prestito ponte: che i soci principali di banca Carige – Malacalza, Volpi, Mincione, Spinelli – sottoscrivano una obbligazione subordinata.

L’idea non sembra piacere a nessuno dei soci “forti” della banca genovese; solo Malacalza in un primo momento si era mostrato favorevole, ma si è ritirato a causa dell’attendismo di Gabriele Volpi e di Raffaele Mincione.

Riunioni parallele Roma – Genova

Mentre a Roma si riunisce il tavolo dello Schema Volontario, a Genova si riunisce il cda della banca che deve approvare il bilancio di settembre, e anche richiedere il prestito subordinato imposto dalla BCE a luglio: il prestito deve essere approvato entro il 30 novembre e collocato entro la fine dell’anno per rispettare i requisiti patrimoniali.

La riunione straordinaria di banca Carige

Secondo fonti di di stampa ieri ci sarebbe stato un consiglio di amministrazione straordinario per smaltire tutte le questioni ordinarie, così da dare spazio e tempo al cda di oggi di discutere esclusivamente della crisi della banca Carige e di come rafforzarla.

Possibile un aumento di capitale

Oltre alle obbligazioni sottoscritte con le banche, sul tavolo c’è anche l’ipotesi di un aumento di capitale.

Il percorso della banca è duro, perché l’intervento dello Schema Volontario, da statuto, è previsto secondo le regole del Testo unico bancario, ovvero in caso di dissesto e solo dopo che sono state esplorate altre soluzioni come la riduzione e conversione di strumenti di capitale di classe 1.

La BCE controlla da Francoforte l’intera vicenda ed ha chiesto entro il 30 novembre una soluzione alla crisi bancaria.

Alcune banche italiane, tra cui Intesa Sanpaolo e Unicredit, non sembrano essere favorevoli a un ulteriore salvataggio di una banca italiana in crisi: i salvataggi straordinari e ordinari sono costati 11,9 miliardi al sistema bancario italiano – una manovra economica.

Tra l’altro proprio in questi giorni gli istituti bancari devono finanziare con 2,75 miliardi di euro il Fondo Interbancario che serve a tutelare i depositi fino a 100 mila euro.

Banca Italia e Visco in pressing sulle banche per il salvataggio

Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco sta tentando ogni strada per scongiurare il default della banca Carige. Il rischio temuto da via Nazionale è l’effetto contagio su altre banche non in stato di grazia.

Quest’ultimo spauracchio è la carta che Banca Italia si sta giocando con le banche, ma non sarà semplice, lo spread ha complicato le cose: le banche italiane hanno molti Btp decennali in pancia.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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