Abbiamo assistito ad un interessante analisi pubblicata durante il fine settimana sulle tendenze dei prezzi del greggio. L'autore ha stabilito che i
Abbiamo assistito ad un interessante analisi pubblicata durante il fine settimana sulle tendenze dei prezzi del greggio. L’autore ha stabilito che i prezzi del petrolio non supereranno i 60$ al barile. Stando a quanto riportato dall’articolo, in uno scenario a breve termine i prezzi del combustibile non supereranno i 60$ al barile. Queste le previsioni della società di consulenza e di ricerca economica britannica Capital Economics.
Le previsioni, pubblicate nel rapporto settimanale sulle materie prime, ottenuto da Trend, dimostrano che il prezzo del Brent si attesterà in prossimità dei 45$ al barile anche nel terzo e nel quarto trimestre di quest’anno, raggiungendo i 50$ al barile nel primo trimestre del prossimo anno e i 55$ a barile nel secondo trimestre. Stando a quanto dichiarato gli analisti, nel terzo trimestre dovrebbe raggiungere i 58$ al barile.
Lunedì il greggio WTI apre a 47,10$ mentre il Brent non riesce a mantenere i guadagni al di sopra dei 50$ al barili. La forza del dollaro statunitense pesa sul mercato odierno. Gli speculatori hanno avviato delle prese di beneficio prestando poca attenzione alla retorica dei membri Opec.
Stando a quanto riportato da Reuter, il ministro dell’energia dell’Arabia Saudita, Al-Falih, ha dichiarato che il Regno non reputa necessario nessun intervento significativo “diverso da quello di consentire alle forze della domanda e dell’offerta di lavorare al posto nostro”. “Il mercato si sta dirigendo nella giusta direzione”.
La riunione informale dell’Opec è prevista per fine settembre in Algeria. Si presume che i colloqui sul congelamento della produzione di greggio si terranno tra i membri Opec e i paesi non appartenenti all’Opec.
Sabato, in un annuncio a sorpresa l’Iraq ha dichiarato di essere disposto a giocare un ruolo attivo all’interno dell’Opec per sostenere i prezzi del greggio, senza chiarire però la sua posizione riguardo alla possibilità di raggiungere un accordo volto a congelare la produzione.
Secondo il portavoce del ministero del petrolio, Asim Jihad, durante una visita alla città petrolifera meridionale di Bassora, il ministro avrebbe dichiarato quanto segue: “L’Iraq sta cercando di svolgere un ruolo attivo al fine di sostenere i prezzi del greggio preservando una quota di mercato proporzionale alle sue riserve”.
Contemporaneamente, il ministro del petrolio iraniano Zanganeh ha dichiarato che la Nazione é intenzionata a collaborare con i membri Opec per supportare il mercato del greggio, ma non é disposta a cambiare i suoi obiettivi di produzione ripristinati dopo la revoca delle sanzioni occidentali.
Stando a quanto riportato dal servizio di notizie SHANA del ministero, Zanganeh ha dichiarato quanto segue: “l’Iran collaborerà con l’Opec per migliorare i prezzi e lo stato del mercato, tuttavia, ci aspettiamo che il cartello prenda in considerazione il nostro diritto a ripristinare la quota di mercato”. Inoltre ha aggiunto: “L’Iran non ha avuto nessun ruolo nel distruggere la stabilità del mercato petrolifero. Quando l’instabilità si è verificata nel mercato [nel 2014], le esportazioni di greggio Iraniano erano inferiori a 1 milione di barili giornalieri”.
I recenti dati economici hanno mostrato che a seguito della revoca delle sanzioni occidentali, avvenuta a gennaio, Teheran ha aumentato le esportazioni di greggio di 2,7 milioni di barili giornalieri. La produzione totale è passata da un milione di barili giornalieri a 3,6 milioni i barili giornalieri registrati a luglio; numeri non lontani dai livelli pre-sanzioni; quando le esportazioni si attestavano su quota 4 milioni di barili giornalieri.
Il Venezuela prevede che nella riunione di settembre verranno annunciate nuove quote per stabilizzare i mercati del greggio e rafforzare l’Opec. A seguito dell’incontro tenutosi tra il presidente venezuelano Maduro e il ministro degli esteri iraniano, Maduro ha dichiarato che le due nazioni hanno deciso di collaborare per aumentare i prezzi del greggio.