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Il greggio sta per sperimentare un netto aumento della volatilità

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Apr 10, 2017, 07:28 UTC

Dopo il bombardamento di una base dell'aviazione siriana da parte degli Stati Uniti e il balzo del prezzo del greggio, i trader devono iniziare a

Il greggio sta per sperimentare un netto aumento della volatilità

Dopo il bombardamento di una base dell’aviazione siriana da parte degli Stati Uniti e il balzo del prezzo del greggio, i trader devono iniziare a prepararsi per un ritorno della volatilità sul mercato petrolifero dopo mesi di consolidamento tendente al ribasso.

La volatilità non dice nulla di definitivo sull’andamento del mercato, ma può fornire indicazioni sulla possibile tendenza del greggio. Tuttavia, considerato che l’intervento degli Stati Uniti potrebbe avere irritato i principali alleati della Siria, Russia e Iran, due dei maggiori produttori di petrolio, potrebbe verificarsi una riduzione dell’offerta che spingerebbe il prezzo del petrolio in rialzo.

L’indice Ovx  del Cboe misura le aspettative a trenta giorni sulla volatilità del prezzo del petrolio. Il Fondo per il Petrolio degli Stati Uniti (Uso) è un titolo ideato per seguire le variazioni della tendenza del prezzo del greggio. I risultati del Fondo, che detiene future e contanti, intendono riflettere il meglio possibile il prezzo spot del Wti al netto delle spese dell’Uso.

OVX (CBOE CRUDE OIL VOLATILITY) CHART
Grafico dell’indice Ovs a sei mesi 

In diversi periodi dell’anno, la volatilità tende ad aumentare per poi diminuire. Ad esempio, il 19 ottobre 2016, i future sul Wti raggiunsero un massimo di 54,24$ e scesero fino al 14 novembre, quando toccarono un minimo di 45,78$. In diciotto sessioni di trading, il petrolio perse 8,46$ ossia il 15,60%.

Il 20 ottobre, l’Ovx era a 32,48. Il 14 novembre, l’indice segnava 50,17. Il 29 novembre, proprio quando l’Opec e gli altri paesi produttori stavano per concludere l’accordo sulla riduzione della produzione, venne raggiunto il massimo di 55,09.

Dal massimo di 55,09 del 29 novembre, l’Ovx ha seguito una tendenza al ribasso, toccando il minimo di 24,67 il 1 marzo per poi balzare a 33,45 il 10 marzo. In tale periodo, il prezzo del greggio è sceso da 54,43$ a 49,03$, prima di raggiungere il minimo dei 47,01$ il 22 marzo.

Il 7 aprile, il Wti con scadenza a maggio ha segnato il massimo a 52,94$. Alla chiusura del 6 aprile, l’Ovx era a 26,79, lievemente al di sopra del precedente minimo di 24,67.

Crude Oil
Grafico giornaliero del Wti con scadenza a maggio 

Notizie inattese dovrebbero costituire la causa principale di volatilità sul mercato del petrolio. Le anticipazioni sull’accordo dell’Opec per la riduzione della produzione hanno contribuito a un incremento della volatilità. Tuttavia, raggiunta l’intesa, la volatilità è diminuita.

Parimenti, il rapido declino tra la fine di febbraio e l’1 marzo ha rappresentato una sorpresa, perché i trader erano stati indotti a pensare che gli hedge fund e i fondi che investono in materie prime avevano puntato molto sulle posizioni long, ipotizzando un netto rialzo. In tal modo, si è creato un falso senso di sicurezza. Pertanto, quando il petrolio si è mosso in forte ribasso, la volatilità ha sperimentato un notevole incremento, poiché gli investitori long sono andati in cerca di protezione sul mercato delle opzioni liquidando posizioni non redditizie sui future sul greggio.

Ora, mi aspetto un aumento della volatilità e del prezzo del greggio, dovuto a un nuovo fattore di incertezza. Non si sa, infatti, come Russia e Iran risponderanno all’intervento degli Stati Uniti in Siria. Non si sa, inoltre, se il bombardamento sia stato un’azione singola o sia l’inizio di un’operazione mirante a rovesciare Assad. Pertanto, non si sa quale sarà l’effetto di tali eventi sul prezzo del petrolio. Tuttavia, è certo che vi saranno inevitabili conseguenze per l’offerta.

Considerata la notevole incertezza, gli investitori devono iniziare ad attendersi un ritorno della volatilità nel mercato petrolifero. L’indice Ovx del Cboe conferma le mie conclusioni, secondo cui la volatilità ha raggiunto un minimo di breve periodo e sta per aumentare. Il primo obiettivo è quota 33,45. Qualora tale quotazione venisse nettamente superata, la volatilità potrebbe raggiungere quota 55,09, livello non osservato dalla fine di novembre 2016.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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