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Governatore della Fed Jerome Powell compara il bitcoin all’oro

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Jul 14, 2019, 08:46 UTC

Il Governatore della US Fed, Jerome Powell, compara il bitcoin all’'oro in audizione al Congresso degli Stati Uniti d'America.

Jerome Powell

Il governatore dello U.S. Federal Reserve System, Jerome Powell, durante un’audizione al Congresso degli USA, ha parlato del bitcoin fornendo la sua visione sul futuro della criptovaluta e più in generale ha fornito una visione di quello che le criptovalute potrebbero presto significare per il sistema economico statunitense. Powell conferma quanto già altri economisti prima di lui avevano affermato, ovvero che il bitcoin è un asset di riserva di valore speculativo come l’oro. Le persone non spendono bitcoin per acquistare beni e servizi, lo acquistano prevedendo un suo costante apprezzamento nel tempo, per quanto sia un crypto asset altamente volatile.

Powell, con quello stile pacato che lo contraddistingue, afferma che “potrebbe essere possibile una ampia adozione del bitcoin come riserva di valore speculativa”, ed aggiunge che “è possibile che negli Stati Uniti d’America si torni ad una era in cui avremo molte diverse valute”.

Una opinione di peso, su cui bisogna riflettere molto perché espressa non da un opinionista ma da colui che negli Stati Uniti d’America è il massimo responsabile della politica monetaria nazionale.

Le parole di Powell sono contenute in un video presente su YouTube, fatto rimbalzare su Twitter da Barry Silbert, CEO di Digital Currency Group, il quale non ha trattenuto l’entusiasmo per una presa di posizione così importante riguardo il settore dei crypto asset.

Donald Trump non è un fan del bitcoin

Non tutti sono a favore del BTC e tra questi c’è Donald Trump, il quale affida anche in questo caso il suo pensiero a Twitter, per dire che le criptovalute non sono moneta e che sono troppo volatili rispetto al dollaro USA.

Le critiche di Donald Trump non si fermano al bitcoin, egli ne ha anche per Libra coin di Facebook ed in questo caso non usa mezzi termini per esprimere la sua opinione.

“Se Facebook e altre compagnie vogliono diventare una banca, esse devono costituire una banca e rispettare tutte le regole previste per queste ultime, proprio come avviene per le altre banche, sia nazionali che internazionali.”

Strano, ma anche Jerome Powell è d’accordo con Donald Trump riguardo Libra coin, secondo quest’ultimo, il progetto di Facebook non dovrebbe andare avanti fino a quando non sarà chiaro come la società intenderà applicare la normativa sull’antiriciclaggio, l’obbligo di applicare la normativa KYC (know-your-csutomer) e il rispetto della privacy dei dati finanziari dei clienti, oltre alla relativa sicurezza degli stessi.

Le criptovalute favoriscono il crimine per trump

In un altro tweet Trump ha affermato che i crypto asset non regolati facilitano gli ambienti illegali, incluso il traffico di droga e altre attività illecite.

“Abbiamo una sola valuta reale negli USA, ed è più forte di sempre e affidabile. Essa è la valuta che domina più delle altre in ogni parte del mondo e rimarrà sempre così. Si chiama il dollaro degli Stati Uniti d’America”.

Questa la visione del presidente Trump, ormai in piena campagna elettorale per le prossime elezioni presidenziali del 2020.

Il prezzo del bitcoin

Il valore del bitcoin resta sopra gli 11 mila dollari USA, e continua ad oscillare tra i 10.000 USD ed i 13.000 USD incerto sulla direzione da prendere.

Quello che sembra essere chiaro è che non siamo più di fronte ad un asset relegato in un ambiente ristretto dell’economia mondiale, il bitcoin è un asset riconosciuto di fatto.

Cosa accadrà in futuro, quando un’ampia porzione di persone si renderanno conto che il bitcoin è una riserva di valore e che è anche un bene molto scarso, ben più scarso dell’oro?

Ricordiamo, infatti, che il BTC raggiungerà al massimo i 21 milioni di “pezzi coniati”.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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