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FCA Auto promossa dall’agenzia di rating Moody’s

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: May 16, 2019, 12:24 UTC

FCA Auto promossa dall’agenzia di rating Moody’s che migliora l'outlook portandolo a Ba2 positivo. Dettagliata l'analisi dell'agenzia di rating che considera FCA resiliente alle crisi.

FCA

Ieri 15 maggio 2019 l’agenzia di rating Moody’s Investors Service ha emesso il suo parere su Fiat Chrysler Automobiles N.V. (FCA), aggiornando l’outlook da Ba2 a Ba1 stabile.

Lo si apprende dal comunicato ufficiale che Moody’s ha rilasciato per informare gli investitori della valutazione fatta, che nello specifico è come segue:

  • da Ba2 a Ba1 per quanto riguarda il corporate family rating (CFR);
  • da Ba2-PD a Ba1-PD il probability of default rating (PDR).

Inoltre Moody’s ha migliorato il suo parere sul senior unsecured instruments rilasciato da FCA e da Fiat Chrysler Europe SA, che passa da Ba3 a Ba2 con un outlook passato da stabile a positivo in questo caso.

Il Vice Presidente e Lead Analyst per FCA Falk Frey così commenta l’aggiornamento del rating FCA:

“L’aggiornamento del rating su FCA riflette i costanti miglioramenti delle sue metriche di credito e l’aspettativa di Moody che FCA sarà capace di sostenere questi parametri di credito anche in un contesto più complesso che prevede un calo della domanda in alcuni dei suoi mercati chiave e costi aggiuntivi per soddisfare i prossimi requisiti sulle emissioni”.

Rating FCA: Le motivazioni dell’agenzia Moody’s

Nel dettaglio l’agenzia Moody’s così valuta il cambio di rating su FCA da negativo a positivo.

Al primo posto la riduzione del debito conseguita da FCA negli ultimi 4 anni (quadriennio 2014 – 2018), passato da 40 miliardi di euro a meno di 20 miliardi di euro.

Valutato positivamente anche il cambio di politica finanziaria e l’attuale posizione di liquidità industriale netta. La posizione finanziaria netta di FCA sul mercato è attesa intorno ai 4 miliardi di euro entro il 2019, mentre è di 0,4 miliardi di euro nel primo trimestre del 2019, se si escludono dal Gruppo i dati di Magneti Marelli.

Il giudizio positivo di Moody’s è frutto anche del successo di vendite dei nuovi modelli del tipo SUV in Nord America e il miglioramento dell’efficienza. Secondo l’agenzia FCA ha il potenziale di migliorare la sua posizione in Nord America e di arrivare agli stessi livelli dei competitor.

Il miglioramento consente ad FCA, quindi, di essere resiliente nei cicli economici al ribasso.

Secondo Mody’s, FCA non risentirà particolarmente della guerra sui dazi tra USA e Cina, perché il Gruppo automotive è poco esposto in Cina e importa un numero trascurabile di autovetture dall’Europa agli Stati Uniti d’America.

FCA e Tesla

Giudicato positivamente anche l’accordo siglato di recente tra FCA e Tesla che riguarda la riduzione delle emissioni. FCA infatti ha messo la sua flotta in comune con quella di Tesla per evitare di sforare i parametri UE in particolare, così da evitare potenziali multe salate.

I risultati di FCA sono deboli nel primo trimestre

Tuttavia Moody’s è consapevole che i risultati conseguiti da FCA nel primo trimestre dell’anno sono stati fiacchi rispetto allo stesso periodo dello scorso 2018.

I risultati su scala globale si sono ridotti del 14% rispetto al primo trimestre del 2018, che in termini di immatricolazione significa un milione di veicoli immatricolati nel periodo gennaio – marzo 2019.

A pesare i risultati negativi in Argentina, ma anche il fatto che lo scorso anno FCA lanciava la Jeep Wrangler in Nord America.

Pesa anche il cambio di strategia commerciale attuato nella regione EMEA.

La liquidità di FCA

Viene considerata buona la liquidità di FCA al 31 marzo 2019, con i suoi 11,9 miliardi di liquidità e titoli negoziabili, oltre che dalla possibilità di poter accedere a 7,7 miliardi di risorse finanziarie revolving committed (RCF) non usate.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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