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CoinDesk: Bitmain inganna gli investitori nella fase pre-IPO

Da
Lorenzo Cuzzani
Pubblicato: Nov 1, 2018, 18:36 GMT+00:00

Ombre sulla legittimità delle informazioni diffuse da Bitmain e possibile stop di un'IPO annunciata

CoinDesk: Bitmain inganna gli investitori nella fase pre-IPO

Dura critica di CoinDesk a Bitmain, società cinese leader del computer mining.

Da tempo circolavano indiscrezioni sulla pessima affidabilità del gruppo fondato nel 2013 da Jihan Wu e Micree Zhan. Il j’accuse di CoinDesk non fa che buttare benzina sul fuoco.

Secondo il portale criptovalutario newyorkese, Bitmain avrebbe ingannato gli investitori nella recente raccolta fondi da 1 miliardo di dollari, così da trarne beneficio per il reperimento di capitali relativo all’anticipata offerta pubblica d’acquisto della compagnia.

In caso di veridicità di simili accuse, la stessa IPO potrebbe ritardare o essere accantonata e Bitmain affronterebbe la passività finanziaria.

CoinDesk prende le mosse dal presente ragionamento: quando ha sollecitato l’investimento da 1 miliardo di dollari, Bitmain ha fornito pitch deck (documenti con cui la startup si presenta agli investitori, ndr) sottintendendo che sia Digital Sky Technologies Global sia GIC Private Limited avessero investito nel progetto in questione.

Il che non apparterrebbe al vero. CoinDesk ha trovato tre versioni di pitch deck che affermano come due entità avessero investito nelle serie precedenti. Avvantaggiandosi di tali informazioni, Bitmain effettua un grande balzo da 400 milioni di dollari a 12 miliardi. Nella recente raccolta fondi, Bitmain, a quanto si dice, raggiunge un piccolo sobbalzo nella valutazione arrivando fino a 14 miliardi di dollari nel momento dell’addizionale da 1 miliardo.

La credibilità di Bitmain è stata oggetto di dibattito continuo nell’universo cripto, specialmente in seguito alla raccolta di firme per il fork di Bitcoin Cash e la convinzione che la stessa società di software e mining con sede a Pechino avesse perso centinaia di milioni sulla criptovaluta minore (BCH).

Bitmain ha mantenuto alta redditività, guadagnando l’ingente somma di 1.1 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2018, ma le vorticose accuse potrebbero smorzare l’entusiasmo per l’imminente IPO.

La questione assume rilievo se si considera come non sia la prima volta che Bitmain sia investita di voci che mettano in discussione la sua credibilità, mal rappresentando chi aveva scelto di investire nella compagnia. Già in agosto, i giganti Softbank e Tencent negano entrambi di aver operato investimenti presso Bitmain, dopo essere stati associati alla fase pre-IPO.

La società di Wu e Zhan aveva comunicato agli investitori di avere DST Global e GIC a bordo, ma quando apparve palese la contrarietà di simili affermazioni, sia i regolatori statunitensi sia quelli di Hong Kong avrebbero potuto sanzionare la compagnia. E gli investitori coinvolti nell’accordo avrebbero potuto ricorrere legalmente contro la stessa società.

La grande pubblicità che una partnership con DST Global portava in grembo era ed è da ricercarsi nella floridità economica della stessa, nel cui portafoglio clienti figuravano entità di spicco come Yuri Milner, miliardario russo con partecipazioni in Alibaba, Facebook e AirBnb.

Per CoinDesk risulta inverosimile una partecipazione tra una realtà come DST Global e un’altra come la discussa Bitmain.

Quel che rimane oscuro è, nel caso di specie, come sia stato possibile ingannare gli investitori.

Parimenti, sarà interessante osservare l’evoluzione della vicenda per vedere il tipo di azione che potrà essere esperita a riguardo.

Dal punto di vista regolatorio, simili accuse saranno sicuramente sviluppate in maniera più approfondita. Al riguardo, sempre secondo CoinDesk, non è detto che tutti gli investitori abbiano avuto visione dei prospetti informativi con cui si menzionano i presunti investimenti inesistenti.

Contingenza da tenere in seria considerazione nelle indagini che verranno istruite.

Sull'Autore

Lorenzo Cuzzanicontributor

Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.

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