Ancora Brexit a decidere l'andamento delle borse asiatiche, mentre Wall Street per ora si è salvata. Le borse europee sono caute e attendono il nuovo voto di questa sera.
Dicono ancora una volta no all’accordo con l’Unione Europea i deputati della Camera dei Comuni, a Westminster non passa neppure il nuovo accordo strappato a Juncker dalla premier Theresa May solo la notte precedente al voto.
Ora si aprono scenari inconsueti e si può ben dire che in Europa e nel Regno Unito si naviga a vista alla ricerca della giusta rotta, ma ciascuno sulla propria barca: lo Stretto di Dover non è mai stato così ampio da molti decenni a questa parte.
Le Borse risentono subito del mancato accordo, il no-deal tanto temuto è qui sotto gli occhi di tutti. La May compirà un ultimo disperato tentativo questa sera mettendo al voto una questione secca: “No deal Sì o No deal No?”.
La Borsa di Wall Street fa a tempo a chiudere le contrattazioni prima dell’annuncio negativo proveniente da Londra, tuttavia l’indice Dow Jones ha chiuso in negativo dello 0,38% a 25.554,66.
Il Nasdaq 100 ha chiuso in rialzo dello 0,52% a 7.201,28 punti, mentre l’indice S&P 500 ha chiuso a +0,30% (2.791,52 punti). In risalita anche l’Indice Russell 3000 dello 0,28% a 1.649,47 punti.
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I dati che non sono piaciuti agli investitori di Wall Street riguardano l’inflazione negli Stati Uniti nel mese di febbraio, la quale aumenta ma meno rispetto alle attese. I prezzi al consumo sono aumentati dello 0,2% rispetto alla crescita zero del mese di gennaio, ma non basta.
Appena ieri le borse asiatiche chiudevano in positivo sulle notizie favorevoli provenienti da Strasburgo, dove la May aveva ottenuto qualcosa in più dall’Unione Europea rispetto all’accordo precedente.
Le borse asiatiche sono state investite in apertura dalla notizia che a Westminster c’è stata fumata nera sull’accordo con l’Unione Europea.
Al termine della giornata asiatica, i risultati delle borse sono come seguono.
Nella Borsa di Tokyo l’indice Nikkei ha chiuso in negativo dello 0,99% (21.290,24 punti), seguito a poca distanza dall’indice Topix a -0,84% (1.529,07 punti base).
Nella Borsa di Shenzhen l’indice Dow Jones Shenzhen ha perso lo 0,57% chiudendo a 447,7 punti; mentre l’indice principale della Borsa di Shanghai l’SSE Composite Index ha perso l’1,09%. La Borsa di Hong Kong ha chiuso in calo dello 0,44% (indice Hang Seng).
Bene invece la Borsa di Taiwan che ha chiuso in positivo con un netto +2,5%.
La Borsa di Singapore ha chiuso in perdita dello 0,78% e sono leggermente positive, invece, la Borsa di Bangkok (+0,13%) e la Borsa di Kuala Lumpur (+0,23%). La Borsa di Mumbay ha chiuso positiva (+0,25%), mentre la Borsa di Sydney ha chiuso in negativo a -0,23%.
Il grafico della sterlina britannica (GBP) ci mostra tutta l’incertezza della situazione politica in atto.
Il prezzo del GBP ha subito oscillazioni significative nelle ultime 24 ore:
Il voto previsto per questa sera – No all’accordo con la UE o Sì all’accordo – genererà sicuramente altra turbolenza al prezzo della sterlina britannica.
A Piazza Affari l’indice FTSE MIB è in positivo dello 0,2% a 20.670,76 punti base, riflettendo una situazione di cauta positività in tutta Europa, dove solo l’indice IBEX 35 (-0,13%) e l’indice DAX (-0,03%) sono in lieve perdita.
Le borse europee sono per ora caute e restano in attesa delle decisioni che usciranno dall’urna di Westminster questa sera.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.