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Borsa di Tokyo: acquisti fanno risalire indice Nikkei 225. Giù borse cinesi

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Mar 26, 2019, 08:46 UTC

Borsa di Tokyo positiva grazie agli acquisti di quei titoli che presto rilasceranno dividendi agli azionisti. Pubblicati i dati dalla Banca del Giappone sui servizi. Ministro Tria a Singapore.

Borsa di Tokyo

La Borsa di Tokyo recupera parzialmente il -3% di ieri, l’indice Nikkei 225 chiude positivo del 2,15% a 21.428,39 punti base. Fa ancora meglio l’indice Topix che chiude a +2,57% in aumento di 40,53 punti (1.617,94 punti base).

Alla Borsa di Tokyo è corsa agli acquisti di quei titoli che a breve rilasceranno i dividendi annuali tra gli azionisti: l’ultima seduta è stata il limite massimo per poter ottenere le cedole.

Salgono per questo motivo Sony (+3%), Toyota (+2,27%) e Central Japan Railway (+4,82%).

Altro motivo che spinge su la borsa nipponica si deve al titolo Nintendo (+4,76%), sulle voci di una possibile doppia console Switch.

Andamento delle altre borse asiatiche

Le borse cinesi sono all’opposto in affanno. La Borsa di Shanghai è in calo del -1,51% (indice SSE a 2.997,1 punti) e la Borsa di Shenzhen del -1,94% (indice SZSE Component 9.513 punti).

L’indice Hang Seng della Borsa di Hong Kong chiude in positivo dello 0,15% a 28.566,91 punti base.

In risalita la Borsa di Taiwan dello 0,76% e la Borsa di Jakarta dello 0,86%. Bene anche la Borsa di Singapore dello 0,31%.

Quasi sulla parità la Borsa di Seul (+0,18%); la Borsa di Kuala Lumpur (+0,05%), la Borsa di Bangkok (-0,04%) e la Borsa di Mumbai (+0,06%).

Sulla parità anche la Borsa di Sidney: +0,07%.

Leggi la guida ai principali indici asiatici: Nikkei, Topix, Hang Seng, SSE, SZSE.

Giappone: prezzi dei servizi aumentano a febbraio

La Banca del Giappone (Bank of Japan), ha pubblicato i dati sui prezzi alla produzione del settore servizi, i quali salgono meno del previsto nel mese di febbraio 2019.

Secondo la Bank of Japan, i prezzi su base tendenziale subiscono un incremento dell’1,1%, mentre nel mese di gennaio era del +1%. I mercati però attendevano un +1,2% su febbraio, quindi uno 0,01% in meno dello sperato.

Giovanni Tria a Singapore

Il ministro dell’economia Giovanni Tria è in missione a Singapore, la piccola città stato dell’Asia del Sud.

Da lì il ministro Tria afferma:

“Vogliamo coinvolgere Singapore sui grandi piani di investimenti strutturali in Italia.”

Quindi non è solo Cina, ricordiamo la recente visita del presidente cinese Xi Jinping in Italia, ma è tutta l’Asia che interessa all’Italia.

Tria ha incontrato il ministro dell’economia Heng Swee Keat e il Governatore dell’autorità monetaria Ravi Menon. In seguito ha incontrato i fondi sovrani del Singapore GIC e Temasek, i quali hanno già investimenti in Italia.

Tria è a caccia di fondi per finanziare le opere in Italia, in particolare per creare fondi congiunti a favore delle piccole e medie imprese.

Altro obiettivo della missione Tria nella città stato di Singapore, creare un canale di comunicazione che favorisca le imprese italiane nell’area economica dell’Asean, dove il mercato può contare su 650 milioni di persone. Un mercato quello Asean, in forte espansione negli ultimi decenni.

Singapore vuole essere per l’Italia la piattaforma logistica, finanziaria e commerciale in quell’area del Sud Est Asiatico tutto da esplorare per le aziende italiane.

I dati sulla fiducia in arrivo

Ieri pubblicati i dati sulla fiducia dei consumatori in Germania, che è in rallentamento.

Oggi attesi i dati sulla fiducia delle imprese in Francia, mentre dagli Stati Uniti d’America si attendono i dati sulle costruzioni, sui permessi edilizi, e i dati dell’indice manifatturiero pubblicato dalla Fed di Richmond, ma anche i dati sulla fiducia dei consumatori.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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