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Bitcoin: ulteriore ribasso dopo il diktat di FSA

Da
Lorenzo Cuzzani
Aggiornato: Mar 25, 2018, 13:48 GMT+00:00

La Financial Services Agency contro Binance

Bitcoin: ulteriore ribasso dopo il diktat di FSA

Se ieri resocontavamo del rischio di diffusione di materiale dai contenuti illeciti in seno alla blockchain, argomentando come tale contingenza potesse spingere il BTC ancora più in basso, oggi risulta utile concentrarsi su quanto accaduto in Giappone negli ultimi giorni.

L’autorità governativa di vigilanza finanziaria, bancaria, assicurativa e di scambio del Sol Levante avrebbe recentemente ammonito uno dei maggiori exchange mondiali, Binance.

Il condizionale è d’obbligo perché si parla di voci.

Secondo tali rumours, diffusi dal quotidiano nipponico Nikkei, la FSA (Financial Services Agency) sarebbe in procinto di effettuare un richiamo formale contro il colosso fondato nel 2017 Zhao Changpeng.

Il motivo di tale richiamo sarebbe da ascrivere alle modalità operative di Binance.

La società è nata e si è sviluppata in Cina, ma a causa della stretta operata dal governo Cinese ha spostato i propri uffici a Taiwan e Tokyo, operando qui senza aver ottenuto l’accreditamento ufficiale dalla FSA e offrendo commissioni alquanto favorevoli per il servizio di trading.

L’offerta di simili commissioni così vantaggiose senza accreditamento non è visto di buon occhio dall’agenzia governativa giapponese, che sospetta manovre poche chiare dietro a una siffatta strutturazione dell’offerta.

L’occhio dell’osservatore nipponico è reso ancor più attento dall’intenzione dell’exchange di aprire nuovi uffici a Malta, proprio in virtù di un’altra possibile repressione normativa nei suoi confini.

Quel che non può passare inosservato è che il Bitcoin abbia perso il 4% dopo la divulgazione di simili notizie, rendendo palese il peso specifico dell’exchange asiatico nell’universo cripto.

Se da parte sua, Zhao Changpeng afferma di non aver ricevuto alcun richiamo da parte dell’autorità giapponese, auspicando anzi un “dialogo costrittivo” che possa permettere la giusta sintesi tra l’esigenza di trasparenza e l’autodeterminarsi della propria società.

Il fatto acquista rilevanza perché si inserisce nel quadro delineato dal “dossier regolamentazione” discusso al G20 di Buenos Aires in cui si palesava l’esigenza stringente di colmare il vuoto normativo in cui operano le criptovalute.

Sull'Autore

Lorenzo Cuzzanicontributor

Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.

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