La domanda energetica dei miners eccede la capacità di breve e medio termine in Canada
Il mining, si sa, consta di un notevole dispendio energetico.
Oggi risulta utile riportare quanto stia accadendo in Canada, precisamente nella provincia del Québec, dove il leader di fornitura elettrica ha ricevuto moltissime richieste di allaccio da parte di stakeholder cripto che eccedono la propria capacità distributiva.
Per tale motivo, Hydro-Québec interromperà temporaneamente l’approvazione delle richieste provenienti dai miners cripto dal momento che il consumo energetico da ascrivere a una simile attività ha raggiunto livelli davvero elevati.
Il problema è che, nonostante Hydro-Québec sia il più grande fornitore di energia elettrica di tutto il Canada, la compagnia energetica si sia trovata davanti a una mole di domanda senza precedenti. Tale esigenza cripto, particolarmente elevata per il mining di BTC e l’implementazione della blockchain, oltrepassa la capacità produttiva di breve e medio periodo.
Tale contingenza è stata comunicata dalla società proprio pochi giorni fa.
Il colosso energetico ha comunicato anche che nei prossimi giorni presenterà una domanda all’ente regolatore dell’energia proponendo di filtrare i progetti industriali relativi alla blockchain.
Altrimenti la società canadese si troverebbe nella spiacevole condizione di non poter adempiere i propri obblighi di fornitura elettrica all’intera provincia del Québec.
Hydro-Québec si è mostrata disponibile nei mesi precedenti ad accogliere le istanze dei minatori cripto nell’assorbimento dell’energia in eccedenza dalle dighe nella parte settentrionale del Québec. Le tariffe elettriche nella provincia più estesa del Canada sono le più basse del Nord America, sia per i consumatori, sia per il comparto industriale.
L’ente regolatore Regie de l’energie disporrà che una congrua quota energetica sia accantonata per i minatori cripto, per i quali sarà approntato un costo fisso, anche se non è ancora chiaro se conveniente come per il resto dei consumatori di cui sopra.
L’obiettivo è quello di permettere alla compagnia canadese di massimizzare le entrate sia attraverso la fornitura al comparto cripto, sia assicurando benefici economici come la creazione di posti di lavoro.
L’opportunità della fornitura verso il comparto cripto sembra incontrare anche il favore del presidente di Hydro-Québec, Eric Filion, che accoglie positivamente la vicenda: “Le linee guida sono comunque richieste per assicurare che lo sviluppo industriale massimizzi derivati per il Québec senza che questo comporti un aumento dei costi per i nostri consumatori. Stiamo partecipando attivamente nel procedimento posto in essere da Regie de l’energie così che queste linee guida siano concretizzate il prima possibile”.
Tale orientamento riprende quanto affermato nel mese di febbraio dall’amministratore delegato di Hydro-Québec, Eric Martel che, sottolineando l’elevata entità di richieste (a centinaia) di fornitura energetica, affermava come fossero necessari più di 9.000 magawatt di energia.
Numeri che fotografano limpidamente il fabbisogno energetico medio di minatori attivi nella tecnofinanza, specialmente nella ricerca di Bitcoin.
Non può sottovalutarsi come un’attività minatoria adeguata alla domanda del mercato non possa prescindere da un’ingente risposta energetica che permetta un mining continuativo ed efficiente.
Ecco, è proprio qui che si evince uno dei punti deboli del comparto cripto, specie a livello di BTC, dove da più parti si è sostenuta l’estrema spesa sostenuta per diffondere una criptomoneta troppo legata a costi fissi difficilmente aggirabili.
Se una risposta si è avuta con progetti green all’avanguardia, risulta chiaro come la variabile energetica costituisca una voce spesa difficilmente modulabile.
Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.