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Alitalia. Ci sono quattro offerte sul tavolo. Oggi la scelta

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Fabio Carbone
Pubblicato: Jul 15, 2019, 08:21 UTC

Alitalia. Ci sono quattro offerte sul tavolo. Oggi la scelta da parte di FS delle società che entreranno a far parte della cordata per salvare la compagnia di bandiera.

Alitalia

Per Alitalia ci sono quattro offerte di costituzione della nuova compagnia, sono giunte entro le ore 18:00 di domenica 14 luglio 2019 presso Mediobanca, consulente per FS che sta provando a costituire una cordata di aziende per rilanciare la compagnia di bandiera.

Le offerte sul tavolo sono: Atlantia, il gruppo abruzzese Toto, Claudio Lotito presidente della Lazio calcio, e German Efromovich azionista della compagnia aerea Colombia Avianca.

La presentazione delle offerte concrete di investimento da parte delle aziende è solo il primo atto, ora si attende che il cda di FS decida quale delle quattro offerte sul tavolo è la migliore secondo loro per rilanciare Alitalia, o quali sono le migliori. La decisione dovrebbe arrivare oggi 15 luglio, il consiglio di amministrazione di FS, infatti, valuterà le proposte avanzate e deciderà quale delle aziende ha i presupposti per affiancare l’attuale cordata.

Non sarà quindi l’atto definitivo che sancirà la costituzione della nuova Alitalia, ma finalmente il futuro della compagnia e di quanti ci lavorano sarà più chiaro.

La cordata per la newco Alitalia

Per ora FS, Ministero dell’economia e delle finanze (Mef), Delta Air Lines, fanno parte della cordata che costituirà la nuova compagnia Alitalia, le altre società, se rispetteranno i requisiti richiesti dal piano di ristrutturazione industriale, saranno ammesse alla cordata.

Atlantia, che nel suo gruppo ha anche Autostrade spa, ha dato pieno mandato all’amministratore delegato Giovanni Castellucci di verificare la fattibilità dell’investimento. Ed Atlantia potrebbe essere la società con le migliori credenziali. Incerte, invece, le posizioni di Toto Costruzioni Generali e di Claudio Lotito. Più in linea l’offerta di German Efromovich imprenditore latino americano che possiede la compagnia di bandiera colombiana Colombia Avianca.

Le parole di Luigi di Maio

Luigi di Maio vorrebbe essere l’ultimo ministro del lavoro a occuparsi del caso Alitalia, per la quale i contribuenti italiani hanno speso decine milioni di euro perché potesse sopravvivere.

“Voglio essere l’ultimo ministro che si occupa di Alitalia. Torniamo a farla volare in tutto il mondo, a testa alta!”

E a proposito della decisione del cda FS attesa per oggi, commenta: “Si auspica che il cda di FS decida quanto prima e che scelga l’offerta più ambiziosa. Alitalia ha bisogno di tornare a giocare in attacco e non in difesa”.

Arriva anche il commento ufficiale del Mise: “Bene le quattro offerte. Ci sono tutti i margini per decidere il consorzio e rilanciare definitivamente Alitalia. Le numerose offerte arrivate dimostrano la bontà dell’operazione di mercato”.

Non tutto è risolto

La scelta dei partner per ristrutturare Alitalia è solo un passaggio preliminare. Le sfide da affrontare restano molte, a partire dai nodi politici.

Come noto il ministro Di Maio non si è espresso a favore di Atlantia in Alitalia, anche se ha poi dovuto correggere il tiro e mantenersi imparziale per il ruolo istituzionale che ricopre.

Proprio Atlantia potrebbe essere “l’osso duro” della cordata, perché potrebbe far valere tutta la sua forza e chiedere agli attuali investitori (FS, Mef e Delta) di ridiscutere il piano industriale.

Di contro vi è Delta, che fa parte della cordata per interessi strategici, la compagnia americana è azionista di Air France e l’interesse è prendere di Alitalia le rotte più redditizie e quelle dove Air France e Delta non sono presenti. Il rischio è che Delta possa decidere una linea di tagli alle rotte che vorrebbe dire licenziare.

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Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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