Pubblicita'
Pubblicita'

Addio alla Panini: diventerà americana

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Jul 14, 2019, 09:37 UTC

Addio alla Panini lo storico gruppo modenese produttore di figurine conosciute in tutto il mondo, diventerà americana.

Panini

Diciamo addio anche alla Panini, la storica ed iconica azienda italiana produttrice di figurine prima dei calciatori e poi dei principali personaggi del mondo dell’animazione, ben presto potrebbe essere ceduta ad una cordata di investitori americani che dovrebbe giungere a Modena per conoscere l’azienda da vicino e parlare di persona con i principali azionisti del Gruppo Panini.

Attualmente il Gruppo Panini è nelle mani di Aldo Hugo Sallustro (anche amministratore delegato), italo argentino, il quale detiene un ampio pacchetto azionario, a cui si affianca la famiglia bolognese Baroni.

Il sistema produttivo Panini deve restare a Modena

Gli attuali investitori vogliono sì vendere, ma vogliono garanzie che il sistema produttivo Panini resti a Modena, dove sono impiegate ben 450 unità.

Alcuni mesi fa, un gruppo di investitori cinesi si era presentato con una offerta di acquisto, ma è stata rifiutata perché non veniva garantita la permanenza del cuore produttivo a Modena.

Gruppo Panini, una storia di “passaggi di mano”

La storia del Gruppo Panini non è più la stessa dal 1988, quando i fratelli Panini che costituirono la società nel 1961 a Modena, decisero di vendere la società al Gruppo Maxwell. Panini allora fatturava 100 miliardi di lire annui, una cifra impressionante ma Maxwell scelse una gestione scellerata, azzerando i vertici del periodo a cui preferì manager venuti dall’estero che nulla sapevano dell’azienda e della cultura che aveva consentito alla Panini di diventare quella che ancora oggi è: la più grande azienda mondiale produttrice di figurine.

Nel 1992 una cordata di imprenditori italiani, tra cui De Agostini e Bain Gallo Cuneo, rilevano l’azienda e in soli due anni riportano Panini al suo splendore.

La gestione cambia ancora nel 1994, questa volta interviene la Marvel Entertainment Group che lascia la gestione dell’azienda in mano italiana.

Non c’è pace, però, perché l’8 ottobre 1999 l’azienda ritorna nelle mani di investitori italiani grazie alla Fineldo spa, la finanziaria di Vittorio Merloni, in cui figura anche Sallustro.

Il tentativo di vendita del 2014

Già nel 2014, durante l’anno dei mondiali di calcio in Brasile, gli attuali azionisti della Panini affidarono un incarico per valutare la vendita della società alla banca d’affari Nomura.

In quel caso la cessione sfumò.

Un marchio conosciuto in tutto il mondo

Dici Panini ai bambini dell’America Latina o negli USA e ti diranno tutti la stessa cosa: gli albume delle figurine.

E pensare che tutto nasceva nel 1945 in un chiosco collocato sul corso Duomo di Modena, poi trasformata nel 1945 in Agenzia Distribuzione Giornali Fratelli Panini.

Oggi il Gruppo Panini stampa e distribuisce figurine e trading card, pubblica fumetti, riviste per ragazzi e manga. Le sue pubblicazioni sono presenti in America Latina, Europa, USA.

In Italia è il più importante distributore di comic e fumetti nelle librerie specializzate.

Panini distribuisce in 120 paesi, conta oltre mille dipendenti ed ha varie sedi in America e in Europa, che ne fanno una multinazionale della distribuzione di figurine e fumetti.

Ogni anno diffonde 5 miliardi di figurine ed oltre 400 collezioni in tutto il mondo.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'