Trump valuta dazi fino al 25% sulle importazioni di rame. Gli operatori hanno già acquistato per evitare il salasso.
I prezzi del contratto futures sul rame, quotato in dollari al Comex, hanno raggiunto durante la sessione di ieri 26 marzo un nuovo picco storico assoluto a 5.3740. Subito dopo il massimo sono scattate prese di beneficio, proseguite anche durante la sessione odierna, con minimi relativi toccati poco fa a 5.0890. Mentre scriviamo, il contratto future copper con consegna 05/25 viene scambiato a 5.1185, ancora in prossimità dei minimi di giornata, con una perdita del -2.37%.
Il grafico storico, dove ogni candela rappresenta una settimana di oscillazione dei prezzi, evidenzia il superamento in accelerazione della vecchia resistenza situata sui massimi di maggio 2024 a 5.1990. Il dato tecnico essenziale è rappresentato dalla formazione di nuovi livelli di supporto validi per le prossime 5/10 giornate, posizionati in area 4.988/5.022 e 4.850/4.880. Entrambi costituiranno punti di probabile ripartenza del rialzo in caso di arretramenti, in un contesto che prevede il raggiungimento di nuovi massimi a 5.440.
Una volta intercettato quest’ultimo livello, sarà indispensabile attendere indicazioni dal mercato prima di aggiornare nuovamente le analisi e le proiezioni. Lo scenario descritto verrebbe interrotto solo dall’eventuale cedimento del supporto principale a 4.850 con una chiusura daily.
Il prezzo del rame ha raggiunto livelli mai visti prima, toccando i $ 5.374 per libbra e segnando un aumento del 30% dall’inizio dell’anno. Questo boom è stato sorretto da una serie di fattori che stanno spingendo la domanda di rame sempre più in alto.
Prima di tutto, ci sono i timori legati ai dazi statunitensi. L’amministrazione Trump sta valutando l’introduzione di tariffe fino al 25% sulle importazioni di rame. Questa minaccia ha spinto molti operatori di mercato ad acquistare prima che i dazi possano effettivamente entrare in vigore, facendo così schizzare il prezzo verso nuovi massimi storici.
Il dollaro debole poi ha giocato un ruolo fondamentale: quando il dollaro si indebolisce, il rame diventa più accessibile e conveniente per gli acquirenti internazionali, favorendo un aumento della domanda.
Secondo le previsioni degli economisti, la domanda di rame è destinata a crescere ancora nel 2025, sostenuta da investimenti in infrastrutture e tecnologia. Tuttavia, l’offerta potrebbe non riuscire a tenere il passo, mantenendo alta la pressione sui prezzi anche nei prossimi mesi.
Su grafico a barre da 30 minuti, puntiamo a isolare i supporti tecnici riferibili al brevissimo periodo, ossia con validità fino al termine della settimana in corso. I prezzi, in fase di arretramento, si sono portati in forte avvicinamento a due livelli situati a 5.0870 e 5.0735, la cui tenuta sorregge potenzialità di recupero fino a 5.1720 e 5.2160.
Per il momento non sono visibili proiezioni più ampie. Il segnale tecnico è long solo su riavvicinamento ai supporti, da prezzi comunque non superiori a 5.1105. Lo stop al quadro descritto va piazzato in semplice violazione di quota 5.0735 anche senza attendere conferme da chiusura sul grafico a 30 minuti.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.