Le stime suggeriscono una revisione al ribasso della produzione di Copper, a causa di interruzioni dei processi estrattivi in paesi chiave.
Il contratto future sul rame, quotato in dollari con consegna 12/25, è inserito a partire dai minimi di fine luglio (quota 4.3325) in un contesto di recupero che finora è riuscito a estendere fino ai massimi della scorsa settimana a 5.2790, con un guadagno complessivo del +21.85%. La scorsa settimana si è chiusa con un arretramento, ma non emergono segnali di esaurimento della pressione rialzista dominante.
Con riferimento alla prima settimana di novembre, possiamo localizzare livelli di supporto a 5.0425 e 4.9885/5.0000, che a nostro avviso dovrebbero essere sufficienti a contenere eventuali allargamenti della debolezza nel breve periodo. Le aspettative sono per la tenuta dei supporti, a favore della prosecuzione del rialzo verso l’area compresa tra 5.3050/5.3350, dove è situata la resistenza più significativa per la prima parte del mese.
Lo scenario descritto verrebbe interrotto solo da un’eventuale chiusura daily inferiore a 4.9885; in tal caso il mercato potrebbe avviare una fase di stabilizzazione sopra il supporto immediatamente successivo, posizionato a 4.8220, rallentando lo sviluppo del quadro rialzista di lungo periodo.
Secondo l’ICSG la produzione mineraria globale di rame è prevista in aumento di circa il +2.3% quest’anno, portando l’output a circa 23.5 milioni di tonnellate. Alcune stime più recenti suggeriscono però che tale crescita potrebbe essere rivista al ribasso verso il +1.4%, a causa di interruzioni dei processi estrattivi in paesi chiave come Indonesia, Cile e Congo.
Nel lungo termine, un’analisi di BMI / Fitch prevede una crescita media annua della produzione mineraria intorno al 2.9% tra il 2025 e il 2034, con un potenziale aumento a circa 30.9 milioni di tonnellate entro quella data.
Secondo l’ICSG, la domanda mondiale apparente di rame raffinato è prevista aumentare di circa +2.1% nel 2026, dopo una crescita stimata intorno al +2.4% nel 2025. I principali driver di questo incremento restano la Cina (che rappresenta una quota elevata del consumo globale), la transizione energetica (veicoli elettrici, reti elettriche, infrastrutture) e la crescente domanda dai data-centre.
Per individuare i riferimenti tecnici validi per il brevissimo periodo, ci spostiamo sul grafico a barre da 30 minuti. Con riferimento all’intera sessione di lunedì 3 novembre, possiamo fissare i supporti a 5.0560/5.0670 e 4.9920/5.0020: entrambi costituiranno, nella prima parte della settimana, punti di probabile reazione in caso di arretramenti.
Ci aspettiamo la tenuta dei supporti a favore della rottura della vicina area di resistenza situata tra 5.1500 e 5.1755, con prime proiezioni a 5.2250 e successivamente fino a 5.2650. Lo scenario verrebbe annullato dalla semplice violazione di 4.9780, senza attendere alcuna conferma.
Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico. È inoltre possibile seguire la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle ultime notizie economiche e analisi tecniche.
Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.