Petrolio nella parte inferiore del range di oscillazione laterale delle ultime settimane. Atteso un rimbalzo.
I prezzi del contratto future Light Crude Oil, quotato in dollari al Nymex, sono bloccati da quattro sedute in un range di oscillazione relativamente stretto, compreso fra 66.44 e 64.71, in un contesto scarsamente direzionale che sta proseguendo sin dai minimi relativi del 24 giugno scorso.
Il grafico ad ampia scansione temporale, dove ogni candela rappresenta una settimana di oscillazione, evidenzia la formazione ancora in sviluppo di un’area di stabilizzazione compresa fra la resistenza principale di quota 69.38/69.65 e il supporto principale di quota 64.00. Lo spazio tra questi livelli è ancora passibile, nel corso delle prossime due-tre settimane, di ripetuti cambi di tendenza al suo interno.
Proprio durante la settimana in corso, complice il passaggio all’attuale contratto con consegna 09/25, abbiamo assistito a un riavvicinamento alla parte inferiore del range di oscillazione laterale. Le aspettative sono quindi, adesso, di progressivo recupero fino alla parte superiore del range stesso. I livelli di resistenza più vicini con riferimento alle prossime 5-10 giornate sono posizionati a quota 67.34/40 e 68.20.
La Russia ha temporaneamente bloccato l’accesso delle petroliere straniere ai porti del Mar Nero, interrompendo per quasi 24 ore le esportazioni di petrolio del Kazakistan tramite il Caspian Pipeline Consortium (CPC), infrastruttura chiave che convoglia il greggio kazako verso i mercati internazionali.
La sospensione, dovuta all’entrata in vigore di una nuova legge firmata da Vladimir Putin, ha richiesto un’autorizzazione preventiva da parte del servizio di sicurezza FSB per tutte le navi straniere dirette verso i porti russi. La misura è stata attivata a seguito delle nuove sanzioni imposte dall’Unione Europea contro Mosca.
L’interruzione ha avuto un impatto significativo sui mercati globali, causando una temporanea riduzione del 2% dell’offerta mondiale di greggio. Intanto, il governo kazako ha avviato colloqui per discutere ulteriori misure di sicurezza e coperture assicurative richieste dalla parte russa, comprese ispezioni subacquee. Il rapido ripristino delle autorizzazioni da parte del FSB ha evitato un blocco prolungato, ma la vicenda sottolinea ancora una volta la crescente vulnerabilità delle forniture energetiche globali in un contesto geopolitico instabile.
Il grafico a barre da 30 minuti evidenzia il progressivo aumento della pressione rialzista che sta avendo luogo dai minimi di ieri pomeriggio, a 64.81. I supporti che sorreggono il tentativo di recupero già in atto sono localizzati, per il brevissimo periodo, a quota 65.25/30 e 64.70/80.
Tra stanotte e l’intera sessione di domani, venerdì 25, i supporti costituiranno punti di probabile ripartenza del rialzo in caso di nuovi arretramenti. Le aspettative sono di ampliamento del recupero fino a 67.33 e 68.07.
Il segnale tecnico è long sfruttando ogni riavvicinamento ai supporti, da prezzi comunque non superiori a 65.71. Lo scenario necessiterebbe di una pronta revisione solo in caso di violazione di quota 64.70, confermata da una chiusura inferiore su grafico a 30 minuti.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.