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Prezzi Petrolio Greggio: Fermi I Flussi Dall’Iraq, Quotazioni In Risalita A $63.50

Da
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Sep 23, 2025, 22:44 GMT+00:00

Le notizie di stallo sull’intesa tra Iraq e Turchia hanno fatto risalire il petrolio, invertendo le perdite legate ai timori di eccesso di offerta.

Prezzi Petrolio Greggio: Fermi I Flussi Dall’Iraq, Quotazioni In Risalita A $63.50

I prezzi del contratto future Light Crude Oil 11/25 hanno attraversato quest’oggi una sessione di recupero che li vede oscillare, mentre scriviamo, a quota 63.50 con un guadagno del +1.94% rispetto alla sessione di lunedì.

Il recupero odierno è giunto inaspettato, in quanto le condizioni tecniche parevano favorevoli a un’accelerazione ribassista fin sotto la linea dei 61.00 dollari, ma si inserisce comunque in un contesto di ripetuti cambi di direzione che sta avendo luogo sin dalla prima decade di agosto.

Durante le ultime sette settimane, i valori si sono infatti limitati a stabilizzarsi nel range relativamente stretto compreso fra 61.45 e 66.03, conservando un’inclinazione dominante ribassista senza però riuscire ad assumere direzione. Su grafico a candele weekly possiamo isolare a 66.03 la resistenza principale per le prossime cinque–dieci giornate. In questo momento sarebbe indispensabile almeno una chiusura daily superiore a tale livello per poter innescare un quadro di recupero sostenibile nel corso del mese di ottobre.

Le probabilità sembrano tuttavia pendere verso l’ampliamento della debolezza, quantomeno fino al raggiungimento di un obiettivo situato adesso a 60.79, corrispondente a un gap rimasto aperto all’inizio di giugno in fase di accelerazione rialzista del mercato.

Ferme Le Esportazioni Dall’Iraq

Il mercato petrolifero guarda con attenzione alla vicenda delle esportazioni dalla regione curda dell’Iraq verso la Turchia, ancora ferme nonostante le attese di un accordo. Si tratta di circa 230.000 barili al giorno, bloccati dal marzo 2023 dopo la chiusura dell’oleodotto Kirkuk-Ceyhan, a seguito di una sentenza che obbligava Ankara a pagare 1.5 miliardi di dollari all’Iraq per esportazioni non autorizzate del KRG.

Le notizie di stallo sull’intesa hanno fatto risalire i prezzi del greggio, invertendo le perdite precedenti legate ai timori di eccesso di offerta. Resta comunque il quadro generale di un Iraq che produce oltre limiti preventivati dall’OPEC+: il Paese, secondo produttore del cartello, dovrà ridurre complessivamente 1.4 milioni di barili al giorno tra agosto 2025 e giugno 2026 per compensare gli sforamenti. Intanto continua a esportare circa 3.4 milioni di barili al giorno dai porti meridionali.

Riferimenti Tecnici a 1-2 Sedute

Su grafico a barre da 30 minuti possiamo constatare come i valori si siano spinti fin dentro l’area delle resistenze di brevissimo periodo, valide ancora fino all’intera sessione di domani, 24 settembre. I livelli sono posti a 63.40/63.45 e 64.00/64.10.

Le aspettative sono di ripresa della pressione ribassista, orientata al raggiungimento del già menzionato target di quota 60.79. Raggiunto questo, sarà indispensabile attendere indicazioni dai prezzi prima di aggiornare di nuovo le analisi.

Il segnale tecnico è short sfruttando ogni test delle resistenze. Piazziamo in ogni caso uno stop in violazione di quota 64.35, senza attendere alcuna conferma. Il superamento del livello aprirebbe strada a un ulteriore riavvicinamento alla zona dei massimi relativi del 16 settembre, fra 64.70 e 64.85.

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Sull'Autore

Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.

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