La Cina è giunta al sesto mese consecutivo di acquisti di oro fisico. Comprano anche Polonia e Repubblica Ceca.
I prezzi del contratto future sull’oro con consegna giugno 2025 hanno raggiunto quest’oggi massimi relativi a quota 3448.2, prima di flettere – accompagnati da prese di beneficio – fino a 3367.0. Mentre scriviamo, il mercato sta effettuando un leggero recupero ma rimane in territorio negativo, con una perdita del -0,86% su base giornaliera.
Il contesto nel quale ci muoviamo è ben descritto dal grafico a candele settimanali: i massimi raggiunti proprio quest’oggi sono stati registrati all’interno dell’area di resistenza di breve periodo che si estende fra 3435.0 e 3452.0. Sebbene l’impostazione dominante di lungo periodo sia ancora da considerare pienamente rialzista, dobbiamo sottolineare che per il momento non sembrano esserci indicazioni tecniche a sostegno di un ulteriore ampliamento immediato del rialzo.
L’area di supporto più significativa a 3/5 giornate si trova fra 3347.0 e 3360.0. Solo un adeguato consolidamento sopra tale zona tecnica potrebbe favorire, fin da subito, un’ulteriore spinta per provare la rottura della resistenza con nuove proiezioni fino a 3510.0. Ma tale scenario è strettamente subordinato alla tenuta di quota 3347.0 e verrebbe annullato da un’eventuale chiusura sul grafico daily inferiore a tale livello.
La Cina ha aumentato le sue riserve auree per il sesto mese consecutivo ad aprile, come riportato mercoledì dalla banca centrale del Paese, mentre anche altri acquirenti sovrani continuano ad accumulare oro nonostante i prezzi da record.
Negli ultimi sei mesi, le riserve auree cinesi sono cresciute di circa 30 tonnellate, nonostante il metallo prezioso abbia toccato più volte nuovi massimi storici, registrando un guadagno annuo vicino al 30%.
«I volumi relativamente modesti acquistati negli ultimi mesi indicano che la Cina continua a comprare, ma solo se il prezzo risulta conveniente», ha dichiarato Ross Norman, CEO di Metals Daily, a Bloomberg. «È probabile che la Banca centrale cinese continui a incrementare le riserve d’oro, riducendo al contempo gli asset denominati in dollari USA, come i Treasury».
Anche nell’Europa dell’est ci si muove per accumulare oro fisico. Ad aprile, la Polonia ha incrementato le sue riserve auree di 12 tonnellate, raggiungendo quota 509 e portando a 61 le tonnellate acquistate nel 2024, pari a due terzi degli acquisti previsti per l’anno, mentre la Repubblica Ceca ha aggiunto 2,5 tonnellate, proseguendo una serie ininterrotta di acquisti mensili lunga 26 mesi e portando le sue riserve a circa 59 tonnellate.
Su grafico a barre da 30 minuti possiamo delineare il posizionamento dei riferimenti tecnici di brevissimo periodo, validi fino all’intera sessione di domani, 8 maggio. I supporti che sorreggono il recupero in atto da giovedì 1° maggio si sono progressivamente alzati e attualmente sono situati a 3386.0 e 3367.0.
Le proiezioni rialziste sono limitate a un ritorno sulla resistenza di brevissimo periodo più vicina, posta adesso a 3419.0. Successivamente sarà indispensabile attendere segnali dal mercato prima di aggiornare nuovamente il quadro tecnico. La pressione rialzista verrebbe molto probabilmente interrotta già con la semplice violazione di quota 3367.0, confermata da una chiusura inferiore su grafico a 30 minuti. A tale condizione, dovremmo necessariamente intervenire con nuovi bollettini.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.