Solo una chiusura giornaliera superiore a 4.150 sarebbe in grado di generare per il Gas segnali rialzisti, sostenibili nel mese di novembre.
Le quotazioni del future sul gas naturale con consegna 12/25, quotato in dollari al Nymex, hanno segnato quest’oggi nuovi minimi relativi a 3.752, proseguendo la fase di arretramento iniziata dopo il picco del 22 ottobre a 4.139. Mentre scriviamo, i valori stanno tentando un recupero dai minimi ma restano stabilmente in territorio ribassista, a 3.814, con una perdita dell’1.37% su base giornaliera.
Il grafico a barre settimanali evidenzia lo sviluppo di una fase di oscillazione laterale-ribassista, all’interno della quale i prezzi si muovono tuttora. Per quanto riguarda le prospettive a 5–10 giornate, ci aspettiamo che, pur mantenendo un’impostazione dominante ancora ribassista, il mercato tenti un recupero almeno provvisorio in direzione della linea dei 4.000 dollari, da cui sarà poi necessario attendere nuove indicazioni. È opportuno premettere che solo una chiusura giornaliera superiore a 4.150 sarebbe in grado di generare segnali rialzisti sostenibili per il mese di novembre.
Un gasdotto galleggiante è partito dal terminale russo di Portovaya LNG, sul Mar Baltico, nonostante le sanzioni statunitensi che ne avevano bloccato l’attività. Secondo i dati di tracciamento navale della LSEG, riportati da Reuters, la nave Valera ha lasciato il Golfo di Finlandia diretta verso una destinazione non specificata, con arrivo previsto per il 15 gennaio. È la seconda nave a salpare dallo stabilimento negli ultimi tre mesi.
Negli ultimi mesi, Mosca ha ripreso a esportare anche dal suo nuovo impianto Arctic LNG 2, anch’esso colpito dalle restrizioni statunitensi, inviando un primo carico in Cina.
Per aggirare le sanzioni, la Russia continua a servirsi della cosiddetta “flotta ombra”, composta da navi datate e con proprietà opache, spesso utilizzate per mascherare le rotte tramite falsificazione o disattivazione dei sistemi di tracciamento (AIS), una pratica nota come spoofing.
Sul grafico a barre da 30 minuti si osserva un tentativo di reazione in corso, avviato dai minimi di oggi pomeriggio a 3.752. È probabile che, tra stanotte e domani 30 ottobre, le quotazioni possano spingersi ancora leggermente al ribasso per un ultimo colpo di coda delle vendite, andando a testare la zona dei supporti di brevissimo periodo localizzabili a 3.755/3.765 e 3.687/3.700. Entrambi i livelli costituiranno punti di probabile reazione in caso di test dei prezzi.
Le aspettative sono di progressivo aumento della pressione rialzista, orientata a un primo obiettivo a 3.905 e successivamente fino a 3.970, target virtualmente raggiungibile entro la fine della settimana in corso. Lo scenario verrebbe annullato dalla semplice violazione ribassista di 3.670, senza attendere ulteriori conferme; in tal caso sarebbe indispensabile procedere con un nuovo aggiornamento.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.