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Prezzi Gas Naturale: Ancora Debolezza, Fallito L’attacco Alla Resistenza Principale a 3.643

Da
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Oct 25, 2025, 07:38 GMT+00:00

Le potenzialità di rialzo del Gas nel corso di novembre poggiano principalmente sulla tenuta dei recenti minimi relativi a 2.893.

Prezzi Gas Naturale: Ancora Debolezza, Fallito L’attacco Alla Resistenza Principale a 3.643

I prezzi del contratto future sul gas naturale con consegna 11/25 si avviano a concludere la settimana in calo, con valori che mentre scriviamo quotano 3.227, in diminuzione del 3.50% su base giornaliera.

Informazioni tecniche utili per la valutazione della tendenza emergono dall’osservazione del grafico a barre settimanali, dove si nota come, nel corso dell’ultimo mese, per due volte i valori si siano avvicinati alla zona dei 3.570/3.590, sia con il picco di questa settimana sia con quello del 29 settembre. Non è tuttavia stata raggiunta la resistenza principale di quota 3.643, oltre la quale sarebbe necessaria una fase di stabilizzazione per introdurre uno scenario di allargamento continuativo del rialzo.

Le potenzialità di estensione del movimento rialzista nel corso di novembre poggiano principalmente sulla tenuta dei minimi della scorsa settimana, segnati a 2.893, attuale supporto principale. Un supporto più vicino è già individuabile appena sotto i valori attuali, in corrispondenza della linea dei 3.200. Affineremo la posizione di questo livello con l’analisi su grafico intraday, per verificare se esistano le condizioni per la tenuta del medesimo.

Eni e le conseguenze delle sanzioni USA

Secondo quanto riferisce Reuters, Eni starebbe valutando le possibili conseguenze delle nuove sanzioni statunitensi contro le russe Rosneft e Lukoil, presenti con quote di minoranza in alcuni progetti del gruppo, come il giacimento di gas Zohr in Egitto. Il direttore finanziario Francesco Gattei ha sottolineato che l’esposizione verso queste società è comunque minima e che Eni rispetterà pienamente le normative. Ha anche anticipato che l’accordo con la malese Petronas, volto a rafforzare la presenza nel mercato asiatico del gas liquefatto, dovrebbe concludersi entro fine anno.

Ricordiamo che il gruppo Eni ha chiuso il terzo trimestre con risultati superiori alle attese, spingendo il titolo in Borsa oltre il 2%. L’utile netto rettificato si è attestato a 1,25 miliardi di euro tra luglio e settembre, contro una stima media di 1,02 miliardi e quasi in linea con i 1,27 miliardi registrati un anno prima. L’azienda ha inoltre annunciato un aumento del programma di riacquisto azioni per l’intero 2025, portandolo a 1,8 miliardi di euro, con un incremento del 20%.

Riferimenti Tecnici a 1-2 Sedute

Sul grafico a barre intraday si osserva come i valori, proprio mentre scriviamo, stiano esercitando una forte pressione ribassista sulla zona di supporto di brevissimo periodo compresa tra 3.260 e 3.200. A nostro avviso esistono le condizioni per un recupero fino a 3.383/3.392, ma al momento non emergono proiezioni più ampie. Lo scenario resta strettamente subordinato alla tenuta di quota 3.200, sotto la quale il mercato rischierebbe un ampliamento della debolezza fino al test di 3.060, probabilmente già nella prima parte della prossima settimana.

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Sull'Autore

Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.

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