Il Petrolio WTI ha attirato alcuni acquirenti, avvicinandosi ai 62,50 $ nella prima sessione europea di giovedì, sfruttando gli ultimi colloqui tra Israele e Hamas.
Il prezzo del Petrolio WTI consolida i suoi guadagni nella sessione europea di giovedì, attestandosi intorno a 62,40 $ al barile, dopo un rialzo sostenuto dai dati sulle scorte statunitensi pubblicati dall’EIA (Energy Information Administration). Il mercato del greggio trova supporto nella crescente domanda interna e in dati energetici più solidi del previsto, anche se l’allentamento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente potrebbe limitare la spinta rialzista nel breve termine.
Secondo l’ultimo rapporto EIA, le scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 3,715 milioni di barili, superando ampiamente le aspettative di un incremento di 2,25 milioni. Nella settimana precedente, la crescita era stata più contenuta (+1,792 milioni di barili). Nonostante questo aumento, la domanda di prodotti raffinati rimane robusta: l’EIA ha segnalato che il totale dei prodotti petroliferi forniti settimanalmente, indicatore chiave del consumo interno, è salito a 21,99 milioni di barili al giorno, il livello più alto dal dicembre 2022.
Un altro elemento chiave per l’Oro nero è il raffreddamento delle tensioni in Medio Oriente. Mercoledì sera, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che Israele e Hamas hanno firmato la prima fase di un piano di pace, con la mediazione di Washington. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato che il governo israeliano si riunirà giovedì per approvare formalmente l’accordo di cessate il fuoco.
Questa svolta diplomatica riduce il cosiddetto premio di rischio geopolitico, che aveva sostenuto il Petrolio WTI nelle ultime settimane. Di conseguenza, parte degli investitori potrebbe decidere di prendere profitto, soprattutto in assenza di ulteriori escalation militari. Tuttavia, il rischio di un ritorno della volatilità rimane elevato, poiché il contesto geopolitico resta fragile e soggetto a repentini mutamenti.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 62,45 $, in ribasso dello 0,16% ma il posizionamento sopra il livello annuale dei 62,38 $ suggerisce che i tori potrebbero agire da venerdì se il prezzo chiuderà sopra il livello menzionato prima, con il livello chiave dei 63 $ a fungere da obiettivo di breve termine. Da evidenziare che un superamento agevole dei 63 $ potrebbe potere il Petrolio WTI a estendersi fino ai 64 $.
Viceversa, una chiusura negativa sotto i 62 $ comporterebbe probabilmente ad un aumento della pressione degli orsi, i quali puntano a raggiungere la zona di swing LONG intorno ai 60,60 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.