Il cambio euro dollaro rimane sotto una forte pressione ribassista sotto 1,0250 nelle contrattazioni europee di lunedì. Dopo gli annunci di tariffe del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulle importazioni da Canada, Messico e Cina, il dollaro statunitense si erge e pesa sul cambio.
Il prezzo dell’euro dollaro continua a essere sotto forte pressione nella nuova settimana, con il cambio che ha registrato il suo livello più debole dal mese di gennaio, scivolando sotto 1,0250. Nonostante le condizioni tecniche di ipervenduto che potrebbero suggerire una possibile ripresa, la cautela regna tra gli investitori, poiché le minacce tariffarie lanciate dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno accentuato l’incertezza sui mercati finanziari. Questi sviluppi geopolitici potrebbero continuare a pesare sull’andamento del fiber, limitando qualsiasi potenziale recupero.
Nel fine settimana, Trump ha annunciato la sua intenzione di imporre tariffe del 25% sulle importazioni provenienti da Messico e Canada, e una tassa del 10% sui prodotti cinesi. Sebbene queste misure siano state ampiamente anticipate, le dichiarazioni del presidente riguardo a un possibile futuro aumento delle tariffe sull’Europa hanno intensificato l’incertezza. Trump ha dichiarato che le tariffe sulle importazioni europee sono “sicuramente” in arrivo, ma ha evitato di fornire dettagli concreti riguardo l’entità e il momento dell’introduzione di tali misure.
Queste minacce di dazi commerciali sono viste come un freno alla crescita economica globale, con il rischio di danneggiare l’interscambio commerciale tra le principali economie mondiali. La Banca Centrale Europea ha già avvertito che l’incertezza economica aumenterà, e il responsabile delle politiche monetarie della BCE, Francois Villeroy, ha suggerito che ulteriori tagli ai tassi di interesse potrebbero essere necessari per mitigare l’impatto delle politiche protezionistiche.
Nel frattempo, i dati economici europei e statunitensi continuano a essere monitorati dagli investitori, ma la reazione del mercato potrebbe non essere significativa.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0242, in ribasso dell’1,13% ed in pieno movimento ribassista che ha portato il cambio raggiungere il livello annuale 1,0217. Una continuazione del movimento SHORT verrà considerato con una decisa chiusura sotto il livello annuale 1,0217 che poterebbe l’euro dollaro a mettere nel mirino il livello annuale 1,0123
Viceversa, un rimbalzo da 1,0217 permetterebbe ai tori del fiber di riprendere fiato e cercare di raggiungere almeno il livello annuale 1,0331, dove un superamento di esso permetterebbe al cambio di poter raggiungere il livello chiave 1,0400.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.