Il cambio euro dollaro (EUR/USD) si spinge in rialzo e potrebbe ritestare la resistenza di 1,06 appena sfiorata in queste ore.
Il cambio euro dollaro (EUR/USD) sta tentando un recupero significativo per questa chiusura settimanale odierna e dopo giorni di forte debolezza si avvia verso al resistenza di 1,06.
L’andamento tecnico rimane chiaramente ribassista, ma la spinta dall’area di ipervenduto ha finalmente permesso al cross un allungo sulla fascia attuale di 1,057, con un primo picco stamane proprio verso l’obiettivo di 1,05949. Una chiusura weekly intorno a questo livello significherebbe l’inizio di una fase di accumulazione che potrebbe concludersi a inizio Dicembre con un definitivo ritorno sopra quota 1,06.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna esattamente 1,0567 e l’indice del dollaro USA 105,779 punti, in lieve calo.
Come prevedibile, il cambio euro dollaro ha ripreso quota non grazie a dati macro particolarmente favorevoli nell’Eurozona, ma a causa di un naturale arretramento del dollaro USA dai suoi recenti massimi.
Il lieve calo è stato sufficiente a riportare il cambio euro dollaro fuori dall’area di ipervenduto e a pochi passi da una resistenza, quella a 1,06, che farà da spartiacque tra lo scenario di ripresa (con obiettivo finale a 1,07) e quello più spiccatamente ribassista.
Allo stato attuale, la prima resistenza principale si trova appunto a 1,06, seguita dai target di 1,06280 e 1,06525. Un superamento di questi valori necessiterebbe di una nuova spinta rialzista che potrebbe giungere nel mese di Dicembre, ma difficilmente già in giornata.
Al contrario, nuovi arretramenti dovuti a dati macro poco favorevoli per l’UE (o a un repentino rafforzamento del dollaro USA) potrebbero arrestare l’uptrend in corso riportando il cambio euro dollaro sui supporti di 1,052 e 1,05 e minacciando un ritorno sui minimi relativi appena abbandonati.
Il calendario economico di oggi vede protagonisti diversi dati tedeschi, come le vendite al dettaglio (appena rivelate in calo) e il tasso di disoccupazione. Dall’Eurozona attenzione invece al tasso d’inflazione flash, mentre gli USA non produrranno market movers di rilievo.
In questo contesto, gli equilibri giornalieri potrebbero essere alterati in maniera significativa dai dati europei.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.