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Bitcoin (BTC) potrebbe entrare nelle fasi iniziali di un altro importante ciclo rialzista verso $150.000, secondo un insieme di metriche onchain.
A marzo, l’Indice del Dollaro USA (DXY) è recentemente sceso al di sotto della sua media mobile esponenziale a 200 giorni, registrando la maggiore deviazione al ribasso degli ultimi 21 anni. Storicamente, tali forti cali del DXY hanno coinciso con investitori che si allontanano dai beni rifugio per investire in asset più rischiosi come azioni e materie prime.
Un grafico CryptoQuant dell’analista Darkfost evidenzia un pattern ricorrente: il Bitcoin tende a prosperare quando il DXY scende al di sotto della sua media mobile a 365 giorni.
Queste fasi — evidenziate in grigio nel grafico sottostante — si sono costantemente sovrapposte a un forte slancio rialzista del prezzo del BTC.
La logica è semplice: un dollaro più debole solitamente riflette condizioni monetarie allentate o aspettative di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve, entrambi fattori che incrementano la liquidità del mercato e l’appetito per il rischio.
“Attualmente siamo in una fase in cui la debolezza del DXY potrebbe alimentare una nuova inversione al rialzo del BTC, ma il prezzo non ha ancora reagito”, ha osservato DarkFrost.
Altre metriche onchain segnalano una forte domanda, in particolare da parte degli investitori istituzionali.
Il Coinbase Premium Gap, che misura la differenza di prezzo del BTC tra Coinbase Pro e Binance, ha recentemente raggiunto il livello più ampio mai registrato, superando i +78 dollari.
Quando mediato su base mensile, il premium conferma una persistente pressione rialzista da parte delle istituzioni statunitensi.
A differenza degli ETF, accessibili sia agli investitori retail che a quelli professionali, Coinbase Pro è progettato per il trading istituzionale. Offre una profonda liquidità, tariffe contenute e strumenti di esecuzione avanzati, rendendolo una piattaforma prediletta da hedge fund, gestori patrimoniali e grandi investitori.
È interessante notare che questo premium non è sempre in linea con i flussi degli ETF.
I flussi netti degli ETF, compresi tra il 16 e il 27 giugno, sono rimasti intorno a 1 miliardo di dollari a settimana, mentre il premium su Coinbase ha continuato a salire in modo indipendente, evidenziando che la domanda istituzionale non fluisce esclusivamente attraverso fondi regolamentati.
I dati degli exchange mostrano che i deflussi continuano a dominare, indicando una forte convinzione a lungo termine tra gli investitori.
Il rapporto mensile tra deflussi e influssi è sceso a 0,9 — il livello più basso dalla fase ribassista del 2023 —, segnalando che una quantità maggiore di BTC viene spostata in cold storage anziché essere immessa sugli exchange.
Storicamente, questo rapporto riflette una forte domanda quando è inferiore a 1 e una potenziale pressione di vendita quando supera 1,05. L’attuale predominio dei deflussi, insieme alla crescente partecipazione di detentori a lungo termine, suggerisce che il Bitcoin sia sempre più considerato un deposito di valore strategico sia dalle aziende che dai governi.
Grazie a condizioni macro favorevoli e a un aumento dell’accumulo istituzionale, il caso per un obiettivo prezzo di $150.000 per il BTC rimane fermamente valido.
Yashu Gola è un giornalista e analista di criptovalute con expertise in asset digitali, blockchain e macroeconomia. Fornisce analisi di mercato approfondite, pattern nei grafici tecnici e intuizioni sugli impatti economici globali. Il suo lavoro colma il divario tra la finanza tradizionale e le criptovalute, offrendo consigli pratici e contenuti educativi. Appassionato del ruolo della blockchain nella finanza, studia la finanza comportamentale per prevedere le tendenze delle memecoin.