Pubblicita'
Pubblicita'

ETF S&P 500: come investire e su quali (iShares, Vanguard)

Da:
Fabio Carbone

ETF S&P 500 come investire e su quali ETF legati all'indice è più opportuno mettere il proprio denaro? Tutto quello che vuoi sapere.

ETF S&P 500

Stai pensando di investire in un ETF S&P 500, ma ti sei reso conto che esistono una marea di versioni e ora sei indeciso su quale puntare.

Non solo, vorresti capire se davvero conviene investire tutto su un ETF legato all’indice S&P 500.

In questa pratica guida agli ETF S&P500 ti forniremo tutte le indicazioni di base che ti aiuteranno a fare la tua scelta: ponderata.

Cos’è l’indice S&P 500

L’indice Standard & Poor’s 500 nasce nel 1957 ad opera dell’omonima agenzia di rating statunitense. Più conosciuto nella forma abbreviata S&P 500, è stato ideato per seguire l’andamento delle prime 500 aziende statunitensi a maggior capitalizzazione di mercato.

L’indice ingloba le società del New York Stock Exchange (comprese le 30 del Dow Jones) e del Nasdaq. Per questo è considerato un indicatore dello stato di salute non solo delle Borse, ma dell’intera economia a stelle e strisce.

L’indice nasce ai tempi dei primi calcolatori costruiti per il mondo finanziario, ma eredita la storia di un indice S&P che conteneva 90 titoli.

Cosa sono gli ETF

Un exchange traded fund (ETF), o fondo negoziato in borsa, è uno strumento che replica passivamente l’andamento di un indice azionario.

Un ETF è quindi legato a un indice azionario, ad esempio lo S&P 500, e ne replica l’andamento nel corso del tempo.

Essendo un fondo, l’ETF acquista le azioni dei titoli presenti nell’indice che intende replicare.

Dunque, nel caso dello Standard & Poor’s 500, un ETF S&P500 è un fondo passivo che replica fedelmente l’andamento dell’indice e detiene azioni delle 500 società rappresentate.

Gli ETF S&P 500 sono tutti uguali?

Appreso molto in sintesi cos’è l’indice S&P 500 e cosa sono gli ETF, passiamo a spiegare la natura degli ETF S&P 500.

Se scorriamo la lista di ETF S&P500 presenti sulla piattaforma di un broker, notiamo che molti portano un nome del tutto simile: cambia solo il nome della società che ha istituito l’ETF. Ecco perché la domanda ‘gli ETF S&P 500 sono tutti uguali?’ sorge automatica.

La risposta è che non sono tutti uguali e lo spieghiamo con un esempio pratico.

Prendiamo l’Amundi S&P 500 UCITS ETF- EUR (c) quotato alla Borsa di Milano e confrontiamolo con l’HSBC S&P 500 UCITS ETF. Se andiamo a leggere il KID di entrambi, notiamo da subito le differenze nella politica di investimento. Qui leggiamo che i fondi non solo investono direttamente nell’acquisto delle azioni che fanno parte dell’indice S&P 500, ma che possono anche acquistare altre attività finanziarie quali certificati di deposito, derivati o fondi che entrano a far parte dell’ETF.

In questa politica di gestione, ciascuna società gestisce l’ETF secondo la sua strategia (per quanto resa nota agli investitori) che si differenzia da quella adottata da un altro emettitore di ETF (iShares, Amundi, HSBC, Vanguard, ecc.).

Questo fa capire che gli ETF legati allo stesso indice non sono tutti uguali e che prima di investire è opportuno leggersi il KID.

Le altre differenze negli ETF S&P500: Dist. e Acc.

C’è un’altra differenza negli ETF S&P 500 a cui dovresti fare attenzione e riguarda la dicitura posta al termine: Dist. o Acc.

“Dist.” sta per distributed (distribuzione) e riguarda la distribuzione dei dividendi. Mentre “Acc.” sta per accumulation (accumulo). Cosa significa in pratica?

Significa che:

  • se investi in un ETF S&P 500 Dist., ti verranno distribuiti i dividendi staccati dalle società, in proporzione al numero di quote dell’ETF che detieni (più quote hai, maggiore sarà il dividendo che incasserai);
  • se investi in un ETF S&P 500 Acc., i dividendi (al netto delle imposte) verranno inclusi nel rendimento dell’indice e non distribuiti.

La differenza è chiara, ma quale dei due è il migliore? Le “scuole” di pensiero si dividono e ciascuno dovrebbe fare le sue valutazioni. Tuttavia, devi sapere che un ETF Acc. presenta un NAV sempre superiore al NAV di un ETF Dist. Questo perché la ricchezza del dividendo non distribuita, resta nell’ETF e ne accresce il valore sul lungo periodo.

Secondo la strategia di chi preferisce un ETF S&P 500 Acc., investire in esso è più indicato anche per battere l’inflazione sul lungo periodo.

Ciò non toglie che si possa optare per un ETF S&P 500 Dist., per ottenere una rendita annuale. Si badi bene, però! Si ottiene una rendita soddisfacente soltanto quando le quote possedute sono in numero sufficiente. Poche migliaia di euro investite in un ETF Dist., non sempre bastano a garantire una rendita soddisfacente: servono capitali da investire più “generosi”.

Gli ETF S&P500 in dollari ed euro

C’è un’altra differenza di cui dovresti tenere conto quando decidi di investire in un ETF S&P500, e riguarda la valuta di denominazione del prodotto.

Noterai che alcuni ETF riportano la dicitura USD o EUR. Questo significa che un ETF S&P500 USD usa come valuta di denominazione il dollaro.

Ciò non toglie che il NAV, cioè il valore netto dell’asset in quel giorno, non possa essere espresso in un’altra valuta. Ad esempio, un ETF S&P 500 USD potrebbe presentare un NAV espresso in euro.

Tuttavia, dovrai tenerne conto quando andrai a calcolare il rendimento finale del tuo ETF perché il tasso di cambio incide.

Esempio. Poniamo il caso che avevi investito nell’ETF S&P500 quando il cambio euro/dollaro vedeva un USD debole e più a buon mercato, e che ti ritrovi a dover incassare l’investimento in una fase storica in cui il dollaro è più forte. In questo scenario il tuo rendimento in euro sarà inferiore rispetto a quello sperato.

I tipi di ETF S&P 500

Noterai che esistono anche altre differenze tra i tipi di ETF SP 500. Infatti, nel corso dei decenni le società sviluppatrici di ETF si sono letteralmente sbizzarrite nell’estrapolare gruppi di titoli dall’indice.

Ciò gli viene permesso appunto dall’alto numero di titoli rappresentati (500). Così abbiamo:

  • ETF S&P 500 High Div Low Vol: comprende azioni ad alto dividendo e bassa volatilità relativa;
  • ETF S&P 500 Low Volatility: replica solo le società dello S&P 500 a bassa volatilità;
  • ETF S&P 500 3x Daily Leveraged: ETF a leva 3X sullo Standard & Poor’s 500 e con indicazione di trading intraday;
  • ETF S&P 500 3x Daily Short: ETF a leva 3x ma short e con indicazione di trading intraday;
  • ETF S&P 500 Communication sector: replica soltanto le società del settore Telecomunicazioni dell’indice;
  • ETF S&P 500 Energy Sector: replica soltanto le società del settore Energia dell’indice;
  • ETF S&P 500 Consumer Staples: replica soltanto le società del settore Beni di consumo di prima necessità dell’indice;
  • ETF S&P 500 Financial Sector: replica soltanto le società del settore Finanziario dell’indice.

Ne troverai molti altri che potrai scoprire in autonomia, semplicemente scorrendo la lista di ETF S&P 500 presenti sulla piattaforma del tuo broker di fiducia.

Conviene investire negli ETF S&P 500 e su quali?

Su quali ETF S&P500 dovresti investire? Di solito sono consigliati quelli che gestiscono alti volumi di asset finanziari, tuttavia questi sono anche quelli che presentano un costo per quota più elevato.

Per quanto riguarda gli emettitori, è consigliabile scegliere tra quelli più noti e che nel tempo hanno dimostrato di essere più affidabili (iShares, Vanguard, Amundi, ecc.).

Altra valutazione dovrebbe comprendere gli aspetti macroeconomici. Gli Stati Uniti nei prossimi 5 o 10 anni cresceranno o perderanno posizione dominante a livello globale? Questo impatta sui rendimenti delle singole società dell’indice.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'