Pubblicita'
Pubblicita'

Una Storia Tutta Italiana

Da
FX Empire Editorial Board
Aggiornato: Mar 5, 2019, 16:27 GMT+00:00

Sebbene le ferie estive ci abbiano concesso un sospiro di sollievo il rientro sul piano economico-finanziario non si preannuncia di certo tra i migliori,

Una Storia Tutta Italiana
Una Storia Tutta Italiana

Sebbene le ferie estive ci abbiano concesso un sospiro di sollievo il rientro sul piano economico-finanziario non si preannuncia di certo tra i migliori, i dati economici assomigliano ad un vero e proprio bollettino di guerra, l’Employment Outlook dell’OCSE ci vede scalare le classifiche dei paesi con la più alta percentuale di disoccupati e il World Economic Forum ci elenca tra le economie avanzate meno competitive. Insomma, se non fosse che anche gli amici tedeschi sembrano cominciare a perdere qualche colpo e che il “rivoluzionario” Renzi ci crede veramente, ci sarebbe quasi da piangere, eppure, con la JP Morgan che si aspetta un calo dello spread tra titoli italiani e bund tedeschi a 90 punti qualora la BCE decidesse per un QE, restiamo ottimisti in attesa della prossima mossa di quel drago di Draghi.

I dati economici:

A giugno le vendite al dettaglio si mostrano ancora  in difficoltà con un dato invariato su base mensile rispetto al mese di maggio del – 2,6%, mentre su base trimestrale (apr-mag) il dato evidenzia una flessione dello 0,2%. In lieve aumento rispetto a maggio solo le vendite dei prodotti alimentari che segnano un +0,1%. (dati Istat)

Non ci rincuorano i dati sulla fiducia delle imprese che scivolano ad agosto sugli 88,2 punti rispetto ai precedenti 90,8. La lettura va così ad annullare il balzo di luglio (massimo degli ultimi 3 anni) riportando i dati nuovamente ai livelli di giugno. (dati Istat)

Sempre ad agosto, l’indice di attività dei responsabili agli acquisti (PMI) del settore manifatturiero scende a quota 49,8 punti contro i precedenti 51,9, scivolando sotto la soglia dei 50 punti, spartiacque tra espansione e contrazione, per la prima volta dal giugno dello scorso anno. (dati Markit)

A luglio la disoccupazione raggiunge quota 12,6% mostrando un incremento dello 0,3% su base mensile e dello 0,5% su base annua e con il numero di occupati che si riduce ad un ritmo di oltre 1000 al giorno, la situazione non sembra destinata a migliorare, almeno nel breve termine. (dati Istat)

E se il quadro vi sembra già piuttosto negativo a fargli assumere toni a dir poco tetri è il binomio recessione-deflazione. Nel mese di agosto l’Italia entra infatti tecnicamente in deflazione con l’indice dei prezzi al consumo che mostra un aumento su base mensile dello 0,2% e un calo su base annua dello 0,1%. Per trovare un dato simile bisogna fare un tuffo nel passato lungo 55 anni dritti dritti al 1959 anno in cui il Pil arrivò però a toccare quota 7%, un dato che non ha nulla a che vedere con la flessione dello 0,2% registrata nel secondo trimestre 2014. Con una contrazione dello 0,1% nel primo trimestre e dello 0,2% nel secondo l’economia italiana torna per la terza volte in sei anni in recessione. (dati Istat)

Dicono di Noi:

Secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) nel 2014 l’Italia è salita al quinto posto della classica dei paesi con il più alto tasso di disoccupazione. Con un tasso del 12,6% l’Italia scavalcherebbe l’Irlanda per posizionarsi subito dopo Grecia, Spagna e Portogallo. Spia rossa, anche per la disoccupazione giovanile che raddoppia dai livelli pre-crisi. E se a detta dell’OCSE la disoccupazione del Bel Paese dovrebbe continuare ad aumentare per raggiungere quota 12,9% nel quarto trimestre 2014, la stessa organizzazione prevede un calo al 12,2% entro il quarto trimestre 2015.

Nella classifica annuale stilata dal World Economic Forum, l’Italia, con il suo 49° posto, resta tra le economie avanzate meno competitive superata, rispetto allo scorso anno, da Lettonia e Portogallo e seguita solo da Cipro, Slovenia, Slovacchia e Grecia.

Sull'Autore

Il team di redattori di FXEmpire è formato da analisti professionisti con un'esperienza combinata di oltre 45 anni nei mercati finanziari, che copre molteplici settori come quelli dei mercati azionari, forex, materie prime, futures e criptovalute.

Pubblicita'