Telecom Italia: Vivendi trionfa

Dopo lo smacco subito dall’Agcom in merito alla partecipazione in Telecom e in Mediaset, il colosso transalpino tlc può dirsi soddisfatto: la sua lista per il cda di Tim ha superato di pochissimo quella presentata da Assogestioni, attestandosi al 49,37% del consenso assembleare, contro il 49,005% della rappresentanza delle sgr.

 

Tale contingenza ha confermato il management attuale, con Giuseppe Recchi presidente esecutivo, Flavio Cattaneo amministratore delegato e Arnaud Roy de Puyfontaine vice presidente. I primi due mantengono responsabilità e poteri già in essere, mentre al terzo è titolare solo di funzioni vicarie, come da Statuto, senza conferimento di deleghe.

 

Le otto ore di consiglio hanno statuito che la guida di Telecom sarà composta da 15 elementi, 10 scelti da Vivendi e 5 dai fondi.

In questo modo, Vivendi può mantenere la guida di Tim in attesa della pronuncia dell’Antitrust europeo, adito proprio per accertare il controllo di fatto sul gruppo, con termine 30 maggio.

 

Il cda si è espresso anche sul possesso dei requisiti d’indipendenza dei consiglieri, accertando tale carattere per: Camilla Antonini, Franco Bernabè, Ferruccio Borsani, Lucia Calvosa, Francesca Cornelli, Dario Frigerio, Anna Jones, Félicité Herzog, Marella Moretti, Danilo Vivarelli.

 

Grande soddisfazione per l’esito del consiglio da parte di de Puyfontaine, che si è così espresso: “Siamo molto felici della composizione, questo cda sarà in grado di assicurare la ripresa e il rilancio di Telecom Italia . Siamo sicuri della qualità delle persone che potranno portare avanti quello che è stato fatto negli ultimi mesi”.

 

Il Vice Presidente ha anche aggiunto che il gruppo tlc tricolore sarà “great again”, quasi auspicando come tale board potesse essere l’unico in grado di farlo.

 

Slogan a parte, la certezza è che l’ultimo trimestre abbia ospitato i migliori risultati deli ultimi 15 mesi, dato inequivocabile da cui si evince la solidità sociale e la validità del management.

 

Sorprende vedere ancora una volta tanta Francia in un gruppo italiano, ma simili risultati legittimano una siffatta contingenza.