Pubblicita'
Pubblicita'

Il Senato approva la manovra economica 2019 nel cuore della notte: 163 i sì

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Dec 23, 2018, 10:45 UTC

Approvata dal senato la manovra economica 2019 con 163 sì. Il Governo aveva posto la fiducia per garantire il passaggio sicuro del maxiemendamento. Caos in aula e in commissione bilancio con le opposizioni che ricorreranno alla Corte Costituzionale.

manovra economica 2019

Il Senato della Repubblica approva la manovra economica 2019 nel cuore della notte con 163 voti a favore, 78 contrari e tre astenuti. Le opposizioni in gran parte hanno abbandonato l’aula in segno di protesta.

Lasciando il Senato il presidente del consiglio Giuseppe Conte rilascia solo una breve comunicazione: “Un primo passaggio è stato completato, adesso passiamo alla Camera”.

La manovra finanziaria, così come è stata approvata, passerà alla Camera dei Deputati per una terza ed ultima lettura. I lavori sono previsti per il 28 dicembre, subito dopo la pausa natalizia quindi e in tempo per il 31 dicembre, giorno ultimo per scongiurare l’esercizio provvisorio di bilancio.

Manovra economica al Senato: Una giornata di tensione

La commissione Bilancio del Senato approva il testo del maxiemendamento alla legge di bilancio solo nella tarda serata di ieri.

L’aula della commissione si infiamma, con le opposizioni che accusano il Governo di aver attentato alla democrazia del Paese per non aver dato il tempo di leggere il testo.

Un testo che, per alcune correzioni formali, è stato ulteriormente modificato prima di essere approvato in commissione bilancio solo dalla maggioranza di Governo.

Prima delle votazioni della commissione le opposizioni hanno gridato “dateci un testo, vergogna, siete dei buffoni”. I senatori delle opposizioni presenti in commissione, hanno ripetutamente chiesto di poter leggere il testo del maxiemendamento al presidente della commissione bilancio Daniele Pesco, ma, come dimostra il video postato su twitter, da questi non si è ottenuta alcuna risposta.

Il PD farà ricorso alla Corte Costituzionale

Il Partito Democratico farà ricorso alla Corte Costituzionale, a dirlo il capogruppo al Senato Andrea Marcucci:

“Viste le gravissime violazioni dell’articolo 72 della Costituzione, il gruppo parlamentare del PD esprime la volontà di sollevare ai sensi dell’art. 134 della Costituzione il ricorso diretto alla Consulta affinché si pronunci sulle enormità che si sono compiute sotto i nostri occhi e sotto quelli del Paese da parte di questo governo violento che se ne frega dei diritti del Parlamento”.

Cosa prevede l’articolo 72 della Costituzione Italiana

L’articolo 72 della nostra Costituzione prevede che ogni disegno di legge presentato ad una Camera viene prima esaminato da una Commissione e poi dalla Camera stessa.

L’articolo prevede la possibilità di abbreviare le procedure, ma tale possibilità è esclusa per le leggi che riguardano l’approvazione di bilanci e consuntivi. Appellandosi a questo comma dell’articolo costituzionale farà ricorso il PD rivolgendosi alla Corte Costituzionale.

La risposta del M5S alle proteste

La Presidente del Senato Maria Alberta Casellati ha dovuto sospendere addirittura la seduta, perché alcuni senatori del PD avevano occupato le sedie riservate ai membri del Governo.

Sono dovuti intervenire i questori del senato per riportare la calma in aula, ma le votazioni sono andate avanti tra urla, cori e fogli che volavano.

Come risposta alla dura reazione delle opposizioni, il M5S si è giustificato accusando i tecnici del MEF, rei questi ultimi, di mettere i bastoni fra le ruote alla maggioranza, di voler “sporcare la vittoria del premier Giuseppe Conte nella trattativa con l’Europa”, facendoli “lavorare con l’acqua alla gola”.

Secondo i grillini, il testo pervenuto al governo ieri mattina conteneva emendamenti respinti, ecco perché il testo è stato rimandato indietro per apportare ulteriori revisioni. Solo dopo l’ulteriore modifica la Ragioneria dello Stato ha dato il via libera al testo poi approvato a maggioranza in Senato.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'