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Petrolio: la panoramica di metà settembre

Da
Lorenzo Cuzzani
Pubblicato: Sep 15, 2017, 17:34 GMT+00:00

I trader petroliferi possono sorridere, il Wti finalmente ricomincia a salire.   Sì perché ormai la soglia dei 50 dollari al barile è raggiunta.

Petrolio: la panoramica di metà settembre

I trader petroliferi possono sorridere, il Wti finalmente ricomincia a salire.

 

Sì perché ormai la soglia dei 50 dollari al barile è raggiunta.

 

Il cross a stelle e strisce si è attestato sui 50 dollari, raggiungendo l’inedito valore di 50,50, oltrepassando la resistenza tecnica segnata dalla media mobile degli ultimi sette mesi.

La rottura non è stata definitiva, dal momento che la chiusura si è registrata sui 49,89 dollari contro il ben più ampio margine del Brent, a quota 55,47 dollari.

 

Il buy è trainato dal riequilibrio del mercato, messo in risalto sia dall’Opec (Organizzazione Paesi Esportatori di Petrolio) sia dall’Aie (Agenzia Internazionale dell’Energia), i cui report segnalavano una domanda in aumento in virtù anche di una riduzione delle scorte.

 

A queste notizie fanno da contraltare le criticità in seno al giacimento Sahara, posto in Libia, la cui efficacia sembra essere intermittente, con un deficit non indifferente anche in termini di efficienza.

In secondo luogo, i mercati non hanno ben recepito l’incendio occorso al progetto canadese Horizon, il cui effetto sarà concretamente percepibile solamente nei prossimi giorni.

 

Il comparto greggio ha registrato un aumento di prezzo e nonostante gli uragani, la produzione oltreoceano è già risalita fino a 9,4 milioni di barili al giorno.

Segnale tangibile che il Nord America sia una realtà consolidata.

 

Come giustamente fa notare Il Sole 24ore: “Se il Wti consoliderà la salita oltre 50 dollari potrebbe peraltro incoraggiare gli operatori dello shale oil, che di recente avevano smesso di incrementare il numero di trivelle”.

 

Guardando in territorio italiano, si può osservare come Eni abbia beneficiato della risalita dei prezzi del greggio, ottenendo da Banca Imi la raccomandazione buy sul titolo, con un prezzo obiettivo di 18,1 euro.

 

Il petrolio sta salendo, i titoli corporate collegati pure.

 

Sembra che sia arrivata un po’ di chiarezza nell’universo crude oil.

 

Sull'Autore

Lorenzo Cuzzanicontributor

Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.

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