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Metronome: un’altra criptovaluta sulla scia del Bitcoin

Da
Lorenzo Cuzzani
Pubblicato: Oct 27, 2017, 15:14 GMT+00:00

Ogni giorno sembra essere quello giusto per il lancio di una nuova criptovaluta. È vero che la moneta di Satoshi Nakamoto abbia aperto una strada volano

Metronome: un’altra criptovaluta sulla scia del Bitcoin

Ogni giorno sembra essere quello giusto per il lancio di una nuova criptovaluta.

È vero che la moneta di Satoshi Nakamoto abbia aperto una strada volano di modernità (e speculazione), ma è vero anche che la tecnologia blockchain si presti alla differenziazione criptovaloriale, fornendo un incipit per chiunque voglia cimentarsi nella scommessa della moneta alternativa.

L’ultima derivata del Bitcoin si chiama Metronome, valuta digitale voluta da Jeff Garzik, figura di spicco in ambito di criptomonete e affini, essendo ad di Bloq, una startup molto quotata nel settore.

Innanzitutto appare opportuno prendere le mosse dalle affermazioni di Garzik, ambiziose quanto autoreferenziali: “Abbiamo voluto creare qualcosa che fosse migliore del Bitcoin”.

Dichiarazioni di un certo peso ma che non sorprendono, specialmente alla luce del fatto che ogni player criptovalutario che si sia affacciato nel mercato di riferimento (la tecnofinanza ndr) si sia insignito del merito di implementare una valuta digitale sfruttando la comune base tecnologica.

Nel dettaglio, Metronome vanterebbe sia un miglior sistema di trasferibilità sia di sicurezza anti-hacker.

Gli elementi di cui sopra saranno i fondamenti che permetteranno a Metronome di sviluppare tutta la sua potenza creativa, differenziandosi quindi dal Bitcoin: saranno eseguite aste controllate da un software.

Il funzionamento è presto detto: tale moneta sarà venduta attraverso delle aste, ponendosi in contrasto con l’approvvigionamento tradizionale.

La diversificazione è proprio qui, prescindendo dall’attività di mining su cui si basa il Bitcoin e fornendo un altro tipo di certificazione, conditio sine qua non per l’utilizzo di qualsivoglia criptomoneta.

I token di Metronome avranno unica paternità, essendo generati da un software autonomo che oltrepassi l’attività terza dei minatori e quindi bypassando i relativi costi di gestione.

Il sistema in questione comincerà a operare da dicembre, organizzando aste giornaliere utilizzando i proventi per fissare il prezzo corrente.

La base iniziale dovrebbe essere molto elevata, 500 dollari, in modo da scendere gradualmente secondo le esigenze del mercato.

È vero che in questo modo sarà superato il controllo e la gestione dei minatori, ma è pur vero che almeno all’inizio Bloq manterrà il controllo della struttura, seppur limitato e parziale.

Importante sottolineare che dopo il lancio della criptovaluta verrà immobilizzata una riserva di 10 milioni di token, di cui l’80% sarà acquistabile all’asta tramite Ethereum, mentre il restante 2% farà parte dell’iniziale controllo di Bloq di cui sopra, che ne disporrà per veicolare la diffusione della stessa Metronome.

Criptovaluta super sicura dunque e a prova di hacker, ultra flessibile perché trasferibile da una blockchain a un’altra senza necessità di cambi moneta e di costi di gestione da sopportare.

L’ultima sfida al Bitcoin è stata lanciata ma, come vedremo domani con Bitcoin Gold, appare alquanto difficile al momento scalzare la criptomoneta più famosa del mondo dal trono del successo.

Sull'Autore

Lorenzo Cuzzanicontributor

Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.

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